In base ai risultati finanziari del quarto trimestre fiscale, The Walt Disney Company ha incrementato le entrate, grazie soprattutto alla riapertura dei parchi a tema. Sono invece diminuite le entrate della divisione Media and Entertainment Distribution che include Disney+. Il CEO Bob Chapek ha quindi anticipato possibili tagli del personale e il blocco delle assunzioni. Non ci sono però conferme ufficiali.
Anche Disney prevede licenziamenti
Il settore dello streaming ha sicuramente beneficiato della pandemia COVID-19 e dei conseguenti lockdown in vari paesi. Alcune aziende (Netflix in particolare) ha successivamente registrato un calo di abbonati, mentre per altre il numero è aumentato meno del previsto. Il costo dell’abbonamento a Disney+ è stato già incrementato e subirà un nuovo ritocco verso l’alto con l’arrivo del piano Basic+ con pubblicità (dall’8 dicembre negli Stati Uniti).
La multinazionale californiana ha registrato un incremento delle perdite da 0,8 a 1,5 miliardi di dollari per il segmento streaming, a causa dell’aumento dei costi relativi a marketing, tecnologia e produzione (Andor è stata una delle serie più costose). Durante la recente videoconferenza con gli azionisti, la CFO Christine McCarthy ha dichiarato che è in corso una valutazione dei costi.
Il CEO Bob Chapek ha chiesto di effettuare meeting virtuali e limitare al minimo i viaggi. Ha inoltre confermato il blocco delle assunzioni, ad eccezione di quelle per posizioni critiche, oltre alla possibile riduzione della forza lavoro. Al momento non ci sono conferme ufficiali sul numero di dipendenti (in totale sono circa 190.000) che rischiano di perdere il posto.