Dividendi globali negli ETF: come costruire un portafoglio che paga

Dividendi globali negli ETF: come costruire un portafoglio che paga

Come costruire un portafoglio ETF con dividendi globali, flussi di cassa costanti e ampia diversificazione per ogni tipo di investitore.
Dividendi globali negli ETF: come costruire un portafoglio che paga
Come costruire un portafoglio ETF con dividendi globali, flussi di cassa costanti e ampia diversificazione per ogni tipo di investitore.

ETF e dividendi, un connubio interessante per gli investitori alla ricerca di rendimento. Per riuscire a creare un portafoglio di questo tipo è necessario scegliere degli ETF che investono in azioni. Ma non solo: queste ultime devono distribuire dividendi regolarmente e, grazie a questi, permettere di ottenere un ritorno interessante.

Teoricamente parlando, sarebbe opportuno preferire degli ETF ad accumulazione per massimizzare le potenzialità di crescita nel lungo termine, poiché reinvestono automaticamente i dividendi. È possibile, inoltre, optare per degli ETF a distribuzione, grazie ai quali si può ricevere un flusso di cassa periodico.

ETF e dividendi globali, come iniziare

La caratteristica principale di un ETF a dividendo è quella di investire in aziende che pagano regolarmente dividendi ai propri azionisti. Ma cosa sono i dividendi? Volendo sintetizzare al massimo, costituiscono una quota dell’utile che una società per azioni decide di distribuire agli azionisti, spesso attingendo all’utile netto dell’esercizio annuale o a riserve accumulate.

Non è detto che i dividendi vengano distribuiti regolarmente: ogni anno le società possono decidere se distribuirli o meno. A determinare questa scelta sono una serie di fattori, come le condizioni di mercato, la strategia aziendale o la salute finanziaria della società stessa. Inoltre, non tutte le aziende li distribuiscono con continuità.

La peculiarità di questi ETF è quella di diversificare il portafoglio puntando su aziende che, almeno in passato, hanno mostrato una certa costanza nella distribuzione dei dividendi e che hanno le caratteristiche per continuare a farlo anche in futuro.

Su Freedom24 sono disponibili oltre 3.600 ETF per diversificare il portafoglio: tra questi è possibile trovare ETF di crescita e dividendi gestiti dai leader delle strategie sui fondi, come VIG e iShares. Freedom24 ha ampliato la sua offerta di ETF per consentire agli investitori una maggiore diversificazione del portafoglio.

Su quali aziende investono gli ETF a dividendo

Generalmente, le aziende che distribuiscono dividendi sono quelle che hanno raggiunto una certa stabilità finanziaria e sono in grado di generare profitti sostenibili nel lungo periodo. Nella maggior parte dei casi, operano in settori considerati maturi e consolidati, tra cui:

  • le utility;

  • le società di telecomunicazioni;

  • le banche;

  • le compagnie petrolifere;

  • le aziende alimentari.

Al contrario, è meno comune che il dividendo venga distribuito da aziende in fase di forte crescita o che operano in settori caratterizzati da alta espansione, come le startup, le aziende farmaceutiche o tecnologiche. In questi casi, le società tendono a reinvestire gli utili per finanziare la ricerca, lo sviluppo e l’espansione.

Va detto, tuttavia, che questa distinzione non è assoluta: ci sono aziende in forte crescita che scelgono comunque di distribuire dividendi, e altre, operanti in settori stabili, che decidono di reinvestire gli utili per migliorare competitività o efficienza.

Quali sono i vantaggi di questi ETF

Investire in un ETF che punta sui dividendi globali può risultare interessante perché offre diversi vantaggi:

  • reddito costante: grazie ai flussi derivanti dalla distribuzione degli utili delle società sottostanti (se l’ETF è a distribuzione);

  • volatilità potenzialmente inferiore: le aziende con uno storico solido di pagamenti di dividendi tendono ad essere meno volatili rispetto a quelle che non li distribuiscono;

  • reinvestimento automatico: nel caso degli ETF ad accumulazione, i dividendi vengono reinvestiti nell’acquisto di ulteriori titoli, favorendo la capitalizzazione composta;

  • ampia diversificazione: questi strumenti includono un portafoglio di titoli globali, contribuendo a ridurre il rischio rispetto all’investimento in singoli titoli.

Quali sono gli svantaggi

Nonostante gli ETF che investono in dividendi siano strumenti interessanti, ci sono alcuni fattori di cui l’investitore dovrebbe tenere conto:

  • sensibilità ai tassi d’interesse: quando i tassi salgono, questi ETF possono risultare meno attraenti rispetto alle obbligazioni o ad altri strumenti a reddito fisso, soprattutto per la loro natura più difensiva;

  • possibilità di tagli ai dividendi: le aziende cercano di mantenere una politica stabile di distribuzione, ma in presenza di difficoltà finanziarie o crisi settoriali, potrebbero ridurre o sospendere i pagamenti;

  • volatilità di mercato: trattandosi comunque di strumenti azionari, questi ETF sono soggetti alle fluttuazioni dei mercati, con periodi di forte volatilità, soprattutto in fasi di incertezza globale.

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Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non rappresentano una consulenza finanziaria, fiscale o legale. Ogni decisione di investimento comporta rischi e dovrebbe essere presa dopo aver consultato un professionista qualificato. L’autore e la redazione non si assumono responsabilità per eventuali perdite derivanti dall’utilizzo di questi contenuti.

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Gli ETF Covered Call sono strumenti finanziari complessi con rischi significativi. Alcuni prodotti potrebbero essere soggetti a un test di idoneità. Sebbene possano offrire un rendimento regolare attraverso i premi delle opzioni, i rendimenti non sono garantiti e il capitale è a rischio. Questi prodotti potrebbero sottoperformare nei mercati in rialzo e potrebbero non fornire una protezione completa dai ribassi nei mercati in calo. Le performance passate e i rendimenti target non sono indicatori affidabili dei risultati futuri. Gli investitori dovrebbero assicurarsi di comprendere appieno le caratteristiche e i rischi del prodotto o consultare un consulente finanziario autorizzato prima di investire.

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Pubblicato il
30 giu 2025
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