Roma – Gli esperti lo avevano predetto ed ora uno degli scenari temuti sembra sul punto di avverarsi: Joker.com , un registrar tedesco piuttosto conosciuto, sta infatti subendo in queste ore un attacco denial-of-service distribuito (DDoS).
A darne notizia è stata nel pomeriggio di ieri NetCraft che riprende una nota pubblicata dalla stessa Joker.com:
“Attacco DDOS ai name server di Joker.com
Joker.com sta subendo al momento un attacco distribuito contro i propri name server.
Questo influisce sul DNS dello stesso Joker e dei domini che fanno uso dei name server di Joker.com.
Ci spiace molto per questo problema, ma stiamo lavorando duramente per una soluzione permanente.
Grazie della comprensione”.
NetCraft segnala come siano ben 550mila i domini registrati con Joker, tutti domini che in queste ore stanno, con ogni probabilità, subendo seri problemi.
Il tipo di attacco che si sta sviluppando contro Joker.com, e che potrebbe continuare anche nei prossimi giorni, è un’aggressione ai server di naming, cosa che consente, come osserva proprio NetCraft, di “tenere sotto scacco la disponibilità di un grande numero di siti web”.
Va detto che proprio di questo genere di situazioni avevano parlato di recente gli esperti di VeriSign che avevano avvertito proprio della possibilità che questo genere di attacchi si moltiplicasse. Il timore di qualcuno è che quanto sta accadendo a Joker.com possa accadere nei prossimi giorni anche a diversi altri gestori di name server.
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si sapeva già
non so dove l'avevo letto, ma già qualcuno aveva detto che, prima o poi, si sarebbe dovuto "educare" il popolo della rete a pagare per le notizie... ecco il primo passo.FederikazzoLa pubblicita' tra le righe
nelle news no vi prego :'(Ma sono lunico ad essersi stufato dei messaggi falsi con persone sorridenti ed extra lucidati delle pubblicita' ? su di me fanno l'effetto contrario, eppure riesco a immaginarmi studi di pubblicita' brindare per gli spot ridicoli che tirano fuori dove "tanti bambini felici che parlano pacioccoso invogliano il padre a comprare l'ultima auto". O con slogan tremendi ripetuti fino all'ossesione, magari in dialetto perche' fa figo? BASTAAAAAAAAAA piu' pubblicita' mettono e piu' adblock installoAnonimo9 --
thomRe: La pubblicita' tra le righe
Si ma nel contesto di news a pagamento la pubblicita' non ce la voglio.AnonimoMa un link no?
Ci sono 5 link nell'articolo, ma neanche uno al sito di cui si parla. Questa è una cosa che accade spesso negli articoli di PI, e non ne capisco il perché. Lo stesso accade ancor più spesso su molti altri siti di informazione (mi viene in mente Repubblica sopra a tutti). O forse i link sono ormai merce di scambio preziosa per il ranking su Google, e quindi è bene non sperperarli?No, sul serio, me lo chiedo davvero: non ritenete che per il lettore sia utile andare a vedere ciò di cui si parla?AnonimoRe: Ma un link no?
Mi rispondo da solo perché ho fatto lo stesso errore: mochila.com , ovviamenteAnonimoRe: si sapeva già
L'avrai letto ne "L'era dell'accesso" ... o del cesso a seconda se si approva o meno.AnonimoRe: La pubblicita' tra le righe
- Scritto da: Anonimo> nelle news no vi prego :'(> Ma sono lunico ad essersi stufato dei messaggi> falsi con persone sorridenti ed extra lucidati> delle pubblicita' ? su di me fanno l'effetto> contrario, eppure riesco a immaginarmi studi di> pubblicita' brindare per gli spot ridicoli che> tirano fuoriIn effetti brindano davvero per i loro spot ridicoli. Hanno una sovrastimata concezione del loro lavoro.AnonimoRe: La pubblicita' tra le righe
> In effetti brindano davvero per i loro spot> ridicoli. > Hanno una sovrastimata concezione del loro lavoro.come tantissimi di quelli che frequentano questo forum?AnonimoUna volta l'informazione dig era gratis
Ora , dopo che MS ha deciso di voler far pagare un abbonamentoagli utenti col mediacenter che vogliano scaricarsi la guida TV,arriva anche questo! Ma basta! Spendo 30 euro al mese di canoneinternet per poi dover pagare ogni link che clicco???!???AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 28 mar 2006Ti potrebbe interessare