Circa un mese fa erano trapelate indiscrezioni su GSAi, un chatbot AI che il DOGE (Department Of Government Efficiency) ha sviluppato per velocizzare alcune attività dei dipendenti federali. Da alcuni giorni viene utilizzato da circa 1.500 lavoratori.
Nuovi dettagli su GSAi
GSAi è stato sviluppato per la General Services Administration (da cui l’acronimo). Il chatbot fornisce supporto per attività generali, ma alcuni dipendenti sospettano che possa sostituire gli umani e quindi consentire di ridurre i costi attraverso nuovi licenziamenti.
Circa un mese fa, il chatbot è stato testato da 150 lavoratori della General Services Administration. Ora è disponibile per circa 1.500 dipendenti governativi. È possibile interagire tramite un’interfaccia simile a quella di ChatGPT. Il modello predefinito di intelligenza artificiale generativa è Claude 3.5 Haiku di Anthropic, ma è possibile scegliere anche Claude 3.5 Sonnet e Llama 3.2 di Meta. Stranamente non è supportato Grok di xAI, azienda di Elon Musk (che “sulla carta” non guida il DOGE).
I dipendenti hanno ricevuto istruzioni sull’uso di GSAi, in particolare sul tipo di prompt più adatto. Possono scrivere bozze di email, scrivere codice o riassumere testo. È vietato utilizzare come input informazioni federali (email, foto, video, audio e documenti), informazioni non classificate e informazioni personali.
Due Dipartimenti (Tesoro e Salute) potrebbero usare GSAi, ma non ci sono conferme. L’Esercito ha invece utilizzato un diverso tool AI, denominato CamoGPT, per trovare e rimuovere riferimenti a diversità, equità, inclusione e accessibilità dai materiali di addestramento.
Thomas Shedd, ex ingegnere di Tesla che guida i Technology Transformation Services della GSA ha comunicato che verrà ridotta la forza lavoro del 50% nelle prossime settimane. Ciò confermerebbe l’intenzione di sostituire gli umani con l’intelligenza artificiale.