Nel momento in cui è scritto e pubblicato questo articolo ancora manca l’ufficialità, ma Donald Trump è molto vicino al ritorno alla Casa Bianca. Una delle conseguenze dirette del risultato elettorale statunitense è il forte incremento nel prezzo di Bitcoin e di altre crypto che probabilmente esploderanno nel 2025.
Record storico per Bitcoin, spinto da Trump
BTC, ad esempio, nella notte ha fatto registrare un nuovo record storico, oltrepassando per la prima volta la soglia dei 75.000 dollari. Ora si trova a 74.850 dollari fonte (CoinDesk), con un -10% circa nelle ultime 24 ore.

Il rapporto fra il tycoon e il mondo degli asset digitali si è fatto stretto negli ultimi mesi, in piena campagna elettorale. Trump si è scoperto un sostenitore di Bitcoin, dimenticando le dichiarazioni del passato (nel 2021 lo definì come una truffa
).
La promessa formulata dal Crypto President è quella di trasformare gli Stati Uniti nella capitale delle criptovalute. Ecco dunque spiegata l’impennata del prezzo di BTC in concomitanza della sua probabile rielezione alle presidenziali.
Vola anche Dogecoin (e Musk sorride)
A beneficiare del trend è anche Dogecoin, con un +25% da record rispetto a ieri. In questo caso, la moneta virtuale è legata a doppio filo a Elon Musk, da sempre sostenitore e promotore dell’asset. Quest’ultimo, a sua volta, si è schierato apertamente al fianco di Trump impegnandosi (anche economicamente) per la sua rielezione.
La loro tenuta nel tempo, così come quella di Ethereum (+6%), Solana (+15%), Cardano (+9%) e Shiba Inu (+9%), è da verificare. Molti di coloro che si sono svegliati oggi con un gruzzoletto in più nel wallet, potrebbero essere tentati dalla vendita, così da monetizzare l’incremento, innescando la più classica delle dinamiche che da sempre si osservano nel mondo delle criptovalute e portando a una brusca discesa.
A proposito di Elon Musk, nella notte ha celebrato su X la sempre più probabile vittoria dell’amico repubblicano con un tennistico Game, set, match
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