Dove diavolo è finito il telefono di Trump? È un mistero...

Dove diavolo è finito il telefono di Trump? È un mistero...

Il telefono Trump annunciato a giugno non è ancora arrivato dopo quasi cinque mesi. Restano solo i preordini da 100 dollari.
Dove diavolo è finito il telefono di Trump? È un mistero...
Il telefono Trump annunciato a giugno non è ancora arrivato dopo quasi cinque mesi. Restano solo i preordini da 100 dollari.

La settimana scorsa, il giornalista Dominic Preston di The Verge ha chiesto dove fosse il telefono di Trump. La risposta? Da nessuna parte. Non ci sono aggiornamenti, né risposte, né tracce di questo fantomatico smartphone che doveva rivoluzionare il mercato…

Il telefono di Trump non esiste, ma i depositi da 100$ sono spariti nel nulla

Non è cambiato assolutamente nulla dall’annuncio del 16 giugno. Il sito web di Trump Mobile è ancora lì, immutato. Non c’è ancora una data di uscita oltre al vago “quest’anno”. Preston non ha ancora ricevuto alcuna risposta alle e-mail inviate, e anche i canali social dell’azienda sono muti. Ma Trump Mobile ha fatto qualcosa di molto intelligente prima di sparire nel nulla.

È andata oltre le semplici promesse. Ha intascato i soldi. Per fare il preordine, infatti, servivano 100 dollari di deposito. E qui arriviamo al punto interessante. Il denaro, quando viene depositato, non rimane fermo. Anche senza produrre o vendere nulla, l’azienda che riceve quei depositi può investirli o tenerli su conti che maturano interessi, ricavando profitto solo dal fatto di avere quei soldi a disposizione.

Quindi, anche se Trump Mobile non avesse mai progettato né costruito uno smartphone, il semplice accumulo dei depositi degli utenti avrebbe potuto generare entrate finanziarie.

Quanto reddito, esattamente? Difficile a dirsi, perché non si sa quanti preordini siano stati fatti, e quanti rimborsi da 30 dollari (sì, 30 dollari, non 100) abbiano effettivamente effettuato. E soprattutto, a quante persone abbiano impedito di ottenere quei rimborsi da 30 dollari perché, magari, il sito per richiederli non funziona o le e-mail vengono ignorate sistematicamente.

Il silenzio come strategia

La Trump Organization, ancora una volta, non ha risposto alla richiesta di commento del giornalista di The Verge, che li tallona da settimane. Nessuna spiegazione su dove siano finiti i soldi o quando (e se) arriverà mai questo benedetto smartphone.

È uno schema già visto altre volte nel mondo tech, annunciare un prodotto rivoluzionario, raccogliere depositi, sparire per mesi e poi magari, forse, rilasciare qualcosa che non assomiglia per niente a quello che era stato promesso. Oppure non rilasciare proprio un bel nulla.

La differenza qui è che il nome associato al progetto è Trump, un marchio che storicamente non è mai stato timido quando si tratta di monetizzare qualsiasi cosa. Steaks Trump, Università Trump, Trump Vodka, ecc. La lista è lunga e costellata di fallimenti. Il telefono Trump potrebbe semplicemente essere l’ultimo capitolo di questa saga.

Intanto chi ha versato i 100 dollari aspetta ancora. Il sito è sempre lì, fermo, con la promessa di un telefono che potrebbe non arrivare mai.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
10 nov 2025
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