La conseguenze del down PSN: Sony regala 5 giorni di PS Plus

La conseguenze del down PSN: Sony regala 5 giorni di PS Plus

Per scusarsi del down che ha interessato PSN, Sony ha deciso di regalare 5 giorni di abbonamento extra agli utenti PlayStation Plus.
La conseguenze del down PSN: Sony regala 5 giorni di PS Plus
Per scusarsi del down che ha interessato PSN, Sony ha deciso di regalare 5 giorni di abbonamento extra agli utenti PlayStation Plus.

Il fine settimana trascorso verrà ricordato come uno dei più neri di sempre per gli utenti PlayStation: il lungo down di PSN li ha costretti a rinunciare alle sfide multiplayer (la squadra di Ultimate Team su FC 25 non migliorerà certo da sola) e a tutte le funzionalità online della piattaforma. Una volta accesa la console, molti si sono visti costretti a fare i conti con l’impossibilità di accedere allo store e persino di avviare alcuni titoli. Consapevole dell’accaduto e dei feedback negativi raccolti, Sony ha deciso di farsi perdonare. O almeno di provarci.

5 giorni di PS Plus gratis per il down di PSN

In un post su X pubblicato da un account ufficiale, è stato confermato che tutti gli iscritti al programma PlayStation Plus riceveranno 5 giorni extra di abbonamento, indipendentemente dalla formula scelta (Essential, Extra o Premium). Di fatto, la scadenza sarà posticipata. Riportiamo di seguito il messaggio in forma tradotta.

I servizi di rete sono stati completamente ripristinati da un problema operativo. Ci scusiamo per l’inconveniente e ringraziamo la community per la pazienza. Tutti i membri di PlayStation Plus riceveranno automaticamente 5 giorni aggiuntivi di servizio.

Rimane da chiarire l’esatta causa del down che ha interessato PlayStation Network. Sony ha fatto riferimento a un generico problema operativo, senza scendere nello specifico. Le ipotesi circolate sono molte, ma nessuna ha trovato una conferma ufficiale: problema di configurazione, sovraccarico dell’infrastruttura cloud su cui poggia PSN e attacco mirato. Quest’ultima sembra comunque da escludere. Non ci sono informazioni in merito a conseguenze per la sicurezza degli account e dei dati.

Si è trattato di un malfunzionamento globale, non circoscritto a una specifica area geografica. Non è la prima volta che accade: una situazione simile si era già verificata in un paio di occasioni lo scorso anno, prima nel mese di maggio, poi in ottobre.

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Pubblicato il
10 feb 2025
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