Raggiunto l’accordo tra sei grandi gruppi editoriali italiani per l’avvio dei lavori di Edicola Italiana , il consorzio informativo che avrà l’obiettivo di creare “la più completa offerta a pagamento in lingua italiana dei prodotti editoriali digitali”.
Il progetto, partito a marzo e ora pronto per il lancio, coinvolge sei grandi società editoriali italiane : Caltagirone Editore, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Gruppo L’Espresso, Mondadori e Rcs Mediagroup. L’iniziativa opererà con un partner tecnologico e commerciale indipendente ed è pronta a ricevere l’adesione di altri editori interessati a offrire ai propri utenti la possibilità di leggere in digitale le proprie testate preferite.
Attraverso l’adozione di tecnologie multipiattaforma , l’utente potrà accedere a Edicola Italiana da qualsiasi tablet, personal computer o dispositivo mobile e trovare sugli espositori digitali i giornali e gli altri prodotti di tutti gli editori consorziati, promette il comunicato stampa.
In questo modo, le testate d’informazione mostrano di impegnarsi in quelle attività volte alla crescita dei ricavi digitali così come preannunciato di recente dal presidente del Gruppo Editoriale L’Espresso, Carlo De Benedetti, il quale ha ipotizzato la creazione di un sistema di paywall per Repubblica.it modellato sullo schema del New York Times . Un’ esperienza di successo , quella del quotidiano d’Oltreoceano, accarezzata dalle previsioni positive per l’anno che sta per chiudersi. Secondo un’analisi condotta da Evercore Partners, infatti, il NYT guadagnerà 91 milioni di dollari (68,5 milioni di euro) attraverso gli abbonamenti digitali, cifra che rappresenta il 12 per cento delle entrate totali .
Un settore in fermento quello della distribuzione digitale, testimoniato anche dal recente ingresso del Wall Street Journal nell’edicola virtuale di Apple, Newsstand. Resta da chiarire quali saranno i tempi per il lancio effettivo dell’Edicola Italiana, quali saranno le tecnologie adottate e se davvero ci sarà un accordo su tutti i fronti tra gli editori coinvolti nel progetto.
Cristina Sciannamblo