Editoriale 26/11/2000

Editoriale 26/11/2000

L'integrazione fra tecnologie porterà alla concentrazione sempre più spinta di capitali favorendo la formazione di formidabili imperi economici. E del resto la fantascienza lo aveva predetto
L'integrazione fra tecnologie porterà alla concentrazione sempre più spinta di capitali favorendo la formazione di formidabili imperi economici. E del resto la fantascienza lo aveva predetto


Come mi è già capitato di dire in un passato editoriale, la parola chiave di questo nuovo ed imminente secolo è ?integrazione?. Tutti abbiamo sotto gli occhi il fondersi fra loro di telefonini e PDA, console da gioco con player DVD-Video, TV con Internet, autoradio con navigatori GPS. A quest?integrazione non vi sarà limite e ancora riesce difficile comprendere fino a che punto questi cambiamenti condizioneranno l?economia del settore ITC e non soltanto. Stiamo già assistendo ad alleanze fra aziende che operano in campi più o meno adiacenti del mercato. Se fra un paio d?anni non sarà più possibile concepire un telefono cellulare senza funzioni sofisticate di organizer, è infatti chiaro come tutti i protagonisti della telefonia mobile per quella data dovranno essersi alleati con aziende che operano nel campo dei PDA. E se fra cinque anni la tendenza sarà quella di accorpare un navigatore GPS su ogni palmare, ecco che assisteremo a nuovi matrimoni tecnologici fra le aziende dei due settori. Queste alleanze, che porteranno le partnership ad evolversi in vere e proprie fusioni, daranno origine a concentrazioni di capitali sempre più imponenti.
Convergenza tecnologica sarà dunque sinonimo di convergenza economica, sebbene ci vorrà ancora del tempo prima che le aziende della old economy si fondano con quelle della new economy. Le prime infatti preferiranno mantenere, almeno per qualche tempo, un rapporto di partnership con le aziende del settore ITC: pensiamo ad esempio alla recente posizione di e-Device con Lavazza, due rappresentanti della vecchia e della nuova economia che hanno appena stipulato un accordo per portare Internet sulle macchinette distributrici di caffé. Ma anche questo è destinato a cambiare: l?esempio più lampante è quello dell?industria automobilistica, che ha finito per assorbire un gran numero di società legate al settore dell?ITC. Le automobili si stanno infatti trasformando in prodotti ultra tecnologici, con sofisticati computer di bordo e, molto presto, con connessioni ad Internet wireless.
Lo scenario che si profila all?orizzonte sembra dunque quello di un mondo molto ?cyberpunk?, dominato da pochi imperi economici che si disputeranno la fetta più grossa dell?economia planetaria. E del resto integrazione fa rima con globalizzazione.
Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
26 nov 2000
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