EliteTorrents, 10 anni sulla testa di un admin

EliteTorrents, 10 anni sulla testa di un admin

Hollywood canta vittoria: l'ultimo admin del celeberrimo tracker privato viene giudicato colpevole dopo regolare processo. Si attende di conoscere la pena
Hollywood canta vittoria: l'ultimo admin del celeberrimo tracker privato viene giudicato colpevole dopo regolare processo. Si attende di conoscere la pena

Tre anni dopo le prime indagini e le perquisizioni dell’FBI, in cerca degli admin del sito EliteTorrents.org, si può ora dire che la vicenda si avvia al suo epilogo. Annunciata dalla divisione antipirateria di Hollywood, è stata emessa la sentenza nell’unico caso che abbia seguito il normale iter di un processo nelle aule di tribunale. Il crimine contro il copyright come ovvio non ha pagato , e l’imputato Daniel Dove rischia ora di finire in carcere per un bel po’ di tempo.

Come ricorderanno i lettori di PI , EliteTorrents.org è stata a lungo oggetto delle cure del Dipartimento di Giustizia statunitense, coadiuvato dalle indagini e dalle relative prove raccolte dagli esperti assoldati da MPAA nell’ambito della celeberrima operazione D-Elite .

Gli uomini chiave del tracker privato di torrent, una volta fiorente punto di incontro di una vasta comunità di condivisori di materiale cinematografico in anteprima – inclusa la copia “pirata” di Star Wars III la cui circolazione anticipata rispetto alla trasmissione nelle sale fece tanto scalpore a suo tempo – sono via via stati chiamati alla sbarra e messi di fronte alle proprie responsabilità nei confronti della legge americana sul copyright.

Molti degli admin responsabili del funzionamento di EliteTorrents.org si sono nel corso del tempo dichiarati colpevoli , sperando di ottenere pene meno severe dal giudice. Così hanno fatto Scott McCausland e Grant Stanley nel 2006, e ancora Sam Kuonen e An Duc Do nel 2007.

Ai primi due in particolare è sicuramente andata meglio del previsto , con pochi mesi passati in carcere, una multa e il resto della pena da scontare in libertà vigilata. A McCausland è stato inoltre ordinato di installare Windows al posto di Linux sul PC, per poter utilizzare il software di monitoraggio dei suoi comportamenti in rete previsto dalla sentenza a suo carico.

Daniel Dove, al contrario di tutti gli altri, aveva deciso di seguire la strada di un processo con tanto di giuria, esattamente come Jammie Thomas nell’altrettanto celebre caso di P2P musicale non autorizzato in via di riapertura . E, come nel caso della Thomas, a Dove è andata male come più non gli poteva , essendo stato riconosciuto colpevole dei reati ascrittigli dall’accusa.

Alla giuria è stata presentata una quantità di prove sufficiente a condannare Dove , sostiene il Dipartimento di Giustizia, soprattutto grazie al lavoro di investigazione svolto dagli “agenti” al soldo di MPAA, puntuali nel fornire tutti i dati necessari all’FBI per chiudere le porte a una possibile speranza per il condivisore di materiale di EliteTorrents.org.

Dove, che faceva parte appunto del gruppo di “Uploaders”, con il compito preciso di reclutare nuovi membri per la crew tra gli internauti forniti di una connessione ad alta velocità e rifornirli di materiale da mettere in seed per tutti gli utenti di EliteTorrents.org, rischia ora 10 anni di galera . La sentenza finale è prevista per il prossimo 9 settembre.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 1 lug 2008
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