L’equivalente pari a oltre un miliardo di dollari andato in fumo. È quanto accaduto a Ethereum dopo l’hard fork London, l’aggiornamento della blockchain avvenuto a inizio agosto: più di 297.000 ETH sono stati tolti per sempre dalla circolazione. Si tratta della conseguenza del nuovo burning mechanism introdotto al fine di migliorare il sistema che gestisce le transazioni basato, su base fee e priority fee.
Un miliardo in fumo dopo l’hard fork London di ETH
Come riporta The Block (link all’approfondimento a fondo articolo), coloro impegnati nelle operazioni di mining generano circa 13.000 ETH ogni 24 ore, spingendo così il tasso di inflazione. Il nuovo meccanismo ha come obiettivo proprio quello di contrastare il fenomeno. Nelle ultime sei settimane, si sono registrati giorni in cui l’ammontare dei token bruciati è risultato superiore rispetto al volume di quelli prodotti.
Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, il prezzo di Ethereum si attesta a 3.433 dollari (fonte CoinDesk), dopo aver guadagnato il 3,3% circa nelle ultime 24 ore. In concomitanza con l’hard fork London di inizio agosto era a quota 2.500 dollari.