Facebook, la privacy rinnovata

Facebook, la privacy rinnovata

Il social network in blu annuncia nuove funzionalità per controllare la condivisione di post, foto e contenuti. Facebook risponde alla sfida di Google Plus e dice che in realtà era tutto già preventivato da tempo
Il social network in blu annuncia nuove funzionalità per controllare la condivisione di post, foto e contenuti. Facebook risponde alla sfida di Google Plus e dice che in realtà era tutto già preventivato da tempo

Corpose novità in vista per tutti gli utenti di Facebook: il social network più chiacchierato ha annunciato l’implementazione di una serie di nuove funzionalità tutte pensate per favorire un controllo maggiormente stringente della condivisione di foto, post e quant’altro.

L’ idea fondamentale delle modifiche in dirittura d’arrivo nei prossimi giorni è che l’utente di Facebook debba essere in grado di controllare il livello di privacy desiderato di ogni singolo update di stato : a ogni nuovo “post” verrà presentato un menù a tendina da cui scegliere le categorie di persone autorizzate alla sua visione, con un sistema che ricorda molto da vicino i “circoli” presentati da Google come una delle caratteristiche “esclusive” del suo social network Plus.

In più, il livello di riservatezza di ogni post potrà essere modificato anche per gli update di stato già pubblicati. L’utente avrà inoltre un controllo maggiormente “granulare” sulla pratica di tagging nelle foto, grazie al quale si potrà scegliere di cancellare un singolo tag impostato da amici e contatti piuttosto che l’intera funzionalità come in passato.

Modalità di impiego rinnovate anche per la condivisione della “location” in cui ci si trova, operazione che potrà essere compiuta a mano per ogni update di stato o aggiunta agli status passati. In conseguenza di questo nuovo stato di cose, la funzionalità stand alone Places su piattaforme mobile verrà abbandonata .

Facebook sostiene di essere al lavoro sulle nuove funzionalità a tutela della privacy da tempo, e che la loro implementazione successiva all’apertura (in beta chiusa) di Google+ non ha nulla a che fare con la potenziale “minaccia” posta dal nuovo social network di Mountain View. È una questione di tempi tecnici e non di concorrenza, assicura il product manager di Facebook Kate O ‘Neill.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
24 ago 2011
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