Facebook, presto le news a pagamento

Facebook, presto le news a pagamento

A ottobre esordirà la nuova forma di abbonamento per gli Instant Articles. Per il social network i produttori di contenuti sono importanti quando la lotta alle fake news e per questo vanno retribuiti non solo con l'advertinsing
A ottobre esordirà la nuova forma di abbonamento per gli Instant Articles. Per il social network i produttori di contenuti sono importanti quando la lotta alle fake news e per questo vanno retribuiti non solo con l'advertinsing

Facebook ha annunciato di essere in procinto di lanciare un nuovo servizio ad abbonamento dedicato alle notizie che prenderà vita dal suo Instant Articles.

In prova da qualche mese, l’idea è quella di farlo esordire il prossimo Ottobre: si tratta d’altra parte di una funzione fortemente richiesta dagli editori che, come spiega il manager di Facebook Campbell Brown “vogliono un prodotto ad abbonamento con tanto di paywall su Facebook”.

Come spiega d’altra parte uno dei rappresentanti del settore, David Chavern, presidente di News Media Alliance, per gli editori il problema resta “l’attuale sistema di distribuzione su Internet che distorce il flusso derivato dal valore economico del lavoro di reporting” e che vede una serie di approfittatori aspettare il costoso lavoro di ricerca per approfittarne tramite prodotti derivati a basso costo.

Sulla base di questa motivazione gli editori hanno iniziato a far pressione sul social network “costringendo” Facebook a prendere questa decisione, assolutamente inusuale per la sua storia passata: tutto nasce da Instant Articles, funzione lanciata per la prima volta nel 2015 con la quale il social network ha dato agli editori partner un canale preferenziale per i propri contenuti, fatto di tempi minori per il caricamento, foto interattive e filmati.

Finora gli editori partner di Facebook per Instant Artciles potevano affiancare ai propri contenuti advertising a pagamento (con una percentuale variabile dovuta a Facebook se direttamente inserzionisti o se vendevano i relativi spazi a terzi), ma a quanto pare ciò non sarebbe ancora sufficiente a monetizzare il lavoro editoriale , nonostante la maggiore diffusione che il social network garantisce attraverso le condivisione degli utenti.

Come già detto la sperimentazione inizierà ad Ottobre e in un primo momento vedrà protagonisti solo alcuni editori, ma Facebook afferma di star parlando con diversi possibili partner per capire nel dettaglio le loro necessità e quale forma potrebbe assumere il PayWall.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 20 lug 2017
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