Facebook, un dollaro per parlare agli sconosciuti

Facebook, un dollaro per parlare agli sconosciuti

Il sito in blu presenta un servizio sperimentale per pochi utenti negli States, che potranno pagare per assicurarsi che i propri messaggi arrivino nelle caselle in entrata dei profili non amici
Il sito in blu presenta un servizio sperimentale per pochi utenti negli States, che potranno pagare per assicurarsi che i propri messaggi arrivino nelle caselle in entrata dei profili non amici

Annunciata in un recente post sul blog ufficiale di Facebook, un nuovo servizio sperimentale a disposizione di pochi utenti negli Stati Uniti, per ottimizzare le procedure d’invio e ricezione di messaggi privati verso quei profili che non hanno alcun collegamento diretto con le reti personali d’amicizia .

In sostanza , un numero ristretto di account in blu potrà sborsare 1 dollaro per assicurarsi che i propri messaggi privati vadano a finire nella giusta cartella dei profili non amici . Con il limite massimo di un messaggio alla settimana, i profili a stelle e strisce avranno la certezza che gli sconosciuti contattati leggano effettivamente il contenuto.

Nella visione illustrata da Facebook, le nuove modalità di pagamento andranno a scoraggiare l’invio di messaggi non desiderati, ovvero quelli che in genere vengono spostati nella sezione “altri” – dunque non inviati dagli amici – o addirittura in quella dedicata alle attività di spam .

Una volta spedito il messaggio a pagamento, l’eventuale sviluppo di una discussione privata sarà gratuito. Qualora il destinatario non risulti intenzionato a rispondere, gli account non potranno più versare un secondo dollaro per inviare un nuovo messaggio , appunto per tutelare gli stessi destinatari da utenti già ignorati.

Nelle nuove modifiche alle sue policy in materia di privacy, Facebook ha previsto due tipologie di filtraggio dei messaggi in arrivo. Si potrà scegliere tra la ricezione da parte dei soli amici o dagli amici degli amici . Entrate in vigore anche le altre opzioni che permetteranno ai profili di controllare meglio chi potrà visualizzare i singoli post.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
21 dic 2012
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