FBI, Anonymous come terroristi

FBI, Anonymous come terroristi

L'hacktivista Jeremy Hammond, militante fra gli Anonimi, figurava nella lista dei terroristi un anno prima del suo arresto
L'hacktivista Jeremy Hammond, militante fra gli Anonimi, figurava nella lista dei terroristi un anno prima del suo arresto

Il Federal Bureau of Investigation (FBI) aveva annoverato l’hacker Jeremy Hammond, parte del magmatico gruppo Anonymous , nella watchlist dei potenziali terroristi un anno prima del suo arresto.

Nei giorni scorsi le operazioni dell’FBI hanno portato alla condanna a cinque anni di carcere per Barret Brown, il giornalista legato ad Anonymous che aveva minacciato su YouTube un agente, mentre l’ex vertice di LulzSec Hector Xavier “Sabu” Monsegur era stato avvicinato dall’FBI e costretto a collaborare per incastrare gli altri membri del gruppo hacktivista, tra cui proprio Hammond.

A Jeremy “Anarchaos” Hammond è toccato – per il momento – il conto più salato: la condanna alla pena massima, 10 anni . Segno evidente che l’FBI e le autorità non hanno intenzione di lasciare nulla di intentato nella battaglia contro il gruppo di hacktivisti di Anonymous.

Secondo un documento riservato trapelato dal New York State Division of Criminal Justice Services (DCJS) e pubblicato da Daily Dot , d’altra parte, le condanne non sono l’unica arma utilizzata dagli agenti federali per fermare gli hacker: a quanto pare l’FBI aveva inserito Jeremy Hammond nella lista dei sorvegliati speciali in quanto “possibile membro di organizzazione terroristica”, una definizione che sembra stonare sia rispetto alla azioni per cui è stato poi effettivamente condannato Hammond, sia rispetto alla natura di Anonymous. Una definizione che aprirebbe le porte ad una serie di abusi di potere preoccupanti.

L’hacker – arrestato per un attacco informatico orchestrato da Sabu quando era già collaboratore dell’FBI – era infatti finito nel databsase multiagenzia di controllo dei sospettati di terrorismo insieme agli affiliati di Al Qaeda, al-Shabaab, ISIS e del movimento di guerilla colombiano delle FARC. Movimenti che in alcuni casi degli hacktivisti riuniti sotto il nome di Anonymous hanno combattuto in prima persona . Come fanno notare ora diversi osservatori, estendere il concetto di terrorista – che non ha al momento una definizione precisa nell’ordinamento a stelle e strisce – fino a comprendere un gruppo come quello di Anonymous apre a conseguenze terribili: ai terroristi – per esempio – si applicano alcune leggi di guerra in deroga a quelle che regolamentano la società civile.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 9 feb 2015
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