L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato nuovi dati relativi al filtro anti-spoofing introdotto il 19 novembre per i numeri mobile. In appena 12 giorni sono state bloccate oltre 49 milioni di chiamate provenienti dall’estero. Come già rilevato sono aumentate le chiamate con numeri internazionali.
Indagine sui call center italiani
AGCOM aveva pubblicato i primi dati il 24 novembre. In circa cinque giorni erano state bloccate oltre 20 milioni di chiamate mobile provenienti da call center esteri che hanno alterato il numero di telefono per mostrare quelli italiani. L’autorità ha pubblicato oggi i dati relativi al periodo 19-30 novembre.
Nei primi 18 giorni di novembre sono arrivate circa 483,2 milioni di chiamate dall’estero con numero mobile italiano (media giornaliera di 26,8 milioni) Nei successivi 12 giorni sono diminuite a circa 88,3 milioni (media giornaliera di 7,4 milioni). Quelle bloccate dal filtro anti-spoofing sono circa 49,3 milioni (media giornaliera di 4,1 milioni).
Come previsto sono aumentate le chiamate con numeri internazionali. Nei primi 18 giorni di novembre erano circa 119,1 milioni (media giornaliera di 6,6 milioni). Nei successivi 12 giorni sono diventate 285,5 milioni (media giornaliera di 23,8 milioni). Non potendo aggirare il blocco, i call center illegali stranieri hanno trovato un’alternativa.
Le chiamate con numeri internazionali non possono essere bloccate per ovvie ragioni, ma sono facilmente individuabili dagli utenti. È sufficiente non rispondere o filtrare le chiamate con le opzioni del sistema operativo mobile, app dedicate o blacklist dei router.
Per quanto riguarda quelle da numeri di rete fissa, il blocco introdotto il 19 agosto ha intercettato circa 10 milioni di chiamate (2% del totale). L’autorità evidenzia infine che ci sono altri casi di spoofing con numerazioni italiane. Anche se non specificato potrebbero essere call center che si trovano in Italia. Sono in corso indagini per individuare i soggetti responsabili.