Barrett: innovazione, unica cura alla crisi

Barrett: innovazione, unica cura alla crisi

Il CEO di Intel si è detto fiducioso che l'innovazione tecnologica porterà ad una rapida ripresa del mercato. Con Intel in testa
Il CEO di Intel si è detto fiducioso che l'innovazione tecnologica porterà ad una rapida ripresa del mercato. Con Intel in testa


San Francisco (USA) – In un lungo intervento all’Intel Developer Forum, Craig Barrett, CEO di Intel, ha affermato che la tecnologia diventa sempre più determinante per l’economia mondiale.

Il manager ritiene infatti che gli investimenti e le attività di ricerca e sviluppo nella tecnologia siano fondamentali per garantire prosperità e sviluppo economico. Nonostante l’attuale rallentamento dell’economia, la struttura di Internet e la spinta a creare economie basate sull’informazione continueranno a incoraggiare, secondo Barrett, la crescita a livello mondiale.

“Nei Paesi industrializzati la tecnologia porterà ad un nuovo periodo di crescita e alla ripresa economica. La tendenza verso una sempre maggiore dipendenza dalla tecnologia per la crescita economica è destinata a continuare in futuro”, ha affermato Barrett.

Il boss di Intel si è detto convinto che mentre le nazioni in via di sviluppo si impegnano a creare economie basate sull’informazione, la tecnologia favorisce la prosperità e la produttività. “La tecnologia del silicio e l’integrazione dell’informatica digitale e delle comunicazioni – ha detto – sono alla base dei progressi realizzati in questo campo”.

Nel corso del suo intervento Barrett ha affermato che la “Legge di Moore” (l’osservazione effettuata per la prima volta da Gordon Moore, co-fondatore di Intel, secondo cui la densità dei semiconduttori raddoppia circa ogni 18 mesi) e Internet non solo continuerebbero a realizzare passi avanti, ma rappresenterebbero persino le forze trainanti alla base della crescita economica primaria.

Barrett ha affermato che l’e-Business, le comunicazioni, l’intrattenimento e l’accesso alle informazioni sono le applicazioni che contribuiranno maggiormente a favorire la crescita di Internet. Tuttavia, le problematiche associate alla sicurezza on line, alle comunicazioni wireless, al ritmo lento della diffusione della banda larga e alla possibilità di realizzare i vantaggi dei Web services (e-Business basato su standard) rimangono tra le sfide da affrontare.

Per raggiungere l’obiettivo finale di introdurre la tecnologia ovunque, sempre e per tutti, Barrett ha sollecitato un maggiore impegno del settore sullo sviluppo di soluzioni tecniche per superare queste e altre sfide. Secondo il CEO Intel, le aziende che utilizzano con successo le tecnologie per garantire la crescita continua di Internet o per contribuire a risolvere le problematiche che ostacolano tale crescita sono quelle destinate a distanziarsi maggiormente dalla concorrenza.

Barrett ha sottolineato anche l’importanza del passaggio del mercato verso standard aperti, sia nel mondo dei computer sia in quello delle comunicazioni.

Barrett ha affermato che la decisione presa da Intel lo scorso anno di continuare ad effettuare ingenti investimenti nella capacità produttiva e nel settore ricerca e sviluppo durante il periodo più negativo del settore dei semiconduttori ha iniziato a dare i propri frutti. Intel può ora contare su cinque impianti dove viene gestito il processo di produzione a 0,13 micron. A breve Intel dovrebbe poi iniziare a distribuire i microprocessori di produzione realizzati nel nuovo impianto aziendale per la produzione di wafer da 300 mm, situato in Oregon.

Grazie alla combinazione della tecnologia a 0,13 micron e dei wafer da 300 mm, Intel si dice in grado di inserire un numero di processori su ciascun wafer quattro volte superiore rispetto alla precedente generazione di wafer da 200 mm basati sulla tecnologia a 0,18 micron.

“I progressi inarrestabili della tecnologia – ha proclamato Barrett – non aspettano la ripresa economica. Andando avanti con i nostri programmi aggressivi di produzione e tecnologie, ci stiamo avvicinando al giorno in cui saremo in grado di inserire due miliardi di transistor su un chip che opera a velocità fino a 30 GHz”.

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Pubblicato il
28 feb 2002
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