Roma – Il pedofilo che compra immagini di pedo-pornografia su internet utilizzando la propria carta di credito potrebbe vedersi presto togliere dalle mani questo strumento, almeno se il governo andrà nella direzione suggerita pur con prudenza dal senatore diessino Costantino Garraffa.
Sebbene non sia assolutamente chiaro come le carte di credito possano ostcolare, più di quanto già non facciano, il business pedo-pornografico, appare naturalmente perigliosa e irta di ostacoli la via del blocco dell’uso delle card su internet.
Ma ecco il testo completo dell’ interrogazione presentata da Garraffa:
“Ai Ministri per le pari opportunità, dell’interno e della giustizia.
Premesso che la lotta alla pedofilia, a prescindere dalle diverse collocazioni politiche, non deve mai interrompersi;
considerato che nonostante gli interventi nel territorio da parte delle forze dell’ordine coloro che praticano abusi nei confronti dei minori trovano, attraverso gli strumenti informatici, punti di riferimento per perpetrare le loro deviazioni;
visto che attraverso la rete Internet si può accedere a siti che vendono immagini di minori;
tenuto conto che per l’acquisto delle immagini viene anche data l’indicazione di utilizzare le marche di note carte di credito (Visa, Mastercard, Diners);
l’interrogante chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo ritengano necessario intervenire presso la Banca di Italia e presso le aziende che rilasciano le carte di credito, in modo da inibire l’uso di credenziali bancarie o altri titoli per acquisti di codesto genere;
quale sia la programmazione degli interventi predisposta dalle forze dell’ordine per combattere tali crimini ed il numero dei procedimenti giudiziari avviati nei confronti di coloro che si sono macchiati di questi reati.
L’interrogante ritiene opportuno segnalare ai Ministri che le fonti dalle quali ha recepito quanto inserito nella premessa sono i siti Internet www.ilbarbieredellasera.com e www.fuoricronaca.it ed i giornalisti Alessandra Verzera e “Mata Hari” (quest’ultima da ritenersi chiaramente uno pseudonimo).”