In tutta Italia si sta diffondendo una nuova pericolosa truffa che ha come protagonisti finti bollettini postali ritrovati o nella cassetta postale o nella casella di posta elettronica. I primi casi sono stati registrati nella provincia di Rimini.
A segnalarlo proprio la Federconsumatori della città romagnola: “Sappiamo che chi emette più bollettini di conto corrente postale per il pagamento del diritto annuale che viene esclusivamente a mezzo di modello di F24 o piattaforma di PagoPA e non nominano incaricati all’incasso. Inoltre, ci risulta che gli enti camerali non inviano mai via mail proposte di pagamento”.
Cosa fare quindi in questi casi? “Si deve pertanto diffidare di richieste anomale di pagamenti che pervengono, non solo apparentemente dalla Camera di commercio ma anche da società o aziende che non si conoscono, e bisogna prestare attenzione anche alle telefonate anomale, volte a ottenere dati riservati relativi a estremi bancari, fatturato, nomi di clienti/fornitori o altri dati sensibili”.
“Inoltre – ricorda Federconsumatori – non si chiedono nemmeno ai liberi professionisti dati di cui è già in possesso, e nel caso si debba provvedere a rimborsi, si chiedono i dati necessari per l’accreditamento esclusivamente di norma via Pec e le comunicazioni contengono tutte le informazioni di contatto dell’ufficio camerale che sta inviando la richiesta”.
In questo caso i truffatori hanno deciso di percorrere sia la strada più tradizionale della cassetta postale che quella delle email.
La truffa consiste in finti bollettini postali con richiesta di pagamento. A volte si tratta di importi a volte bassi, altre volte molto alti con data in scadenza o già scaduta.
Finti bollettini postali: l’obiettivo della truffa
Qual è quindi l’obiettivo della truffa dei finti bollettini postali? Il destinatario, preso dal panico potrebbe così fornire ai criminali dati personali, per il furto di identità, e informazioni bancarie, per il furto di denaro. Sostanzialmente, come spiegato da Federconsumatori, l’obiettivo specifico dei criminali “è quello di confondere i destinatari a pagare in fretta con il rischio di incorrere in sanzioni”.
Cosa fare per evitare tristi conseguenze? Prima di pagare qualsiasi bollettino postale trovato nella cassetta postale o tra le email è importante verificarne l’attendibilità. In caso di dubbi è sempre meglio contattare l’ente che richiede il pagamento. Importantissimo farlo attraverso i canali ufficiali indicati online sul sito web ufficiali o contattando Federconsumatori della propria città.