Flexrotor: il drone di Airbus che sorveglia i mari d'Europa

Flexrotor: il drone di Airbus che sorveglia i mari d'Europa

Airbus lancia Flexrotor, il drone compatto scelto dall’EMSA, con sensori ottici, radar e infrarossi, per sorvegliare i mari europei dal 2026.
Flexrotor: il drone di Airbus che sorveglia i mari d'Europa
Airbus lancia Flexrotor, il drone compatto scelto dall’EMSA, con sensori ottici, radar e infrarossi, per sorvegliare i mari europei dal 2026.

L’Europa si è dotata di un nuovo guardiano dei mari. Questa volta non è una nave, ma un drone compatto di nome Flexrotor. Airbus ha vinto un contratto da 30 milioni di euro con l’EMSA per fornire sorveglianza aerea senza pilota. È la prima volta che questo sistema viene impiegato in Europa.

Flexrotor: piccolo, leggero, e con una autonomia impressionante

Il Flexrotor è un drone VTOL (decollo e atterraggio verticale) acquisito da Airbus quando ha comprato Aerovel nel 2024. Pesa massimo 25 kg al decollo. Ha bisogno solo di uno spazio di 3,7 metri per 3,7 metri per operare, più o meno quanto un posto auto. Può essere lanciato da terra o dal mare.

Il Flexrotor si distingue per dimensioni compatte e grande autonomia. Non serve un’infrastruttura elaborata, non servono piste. Basta un quadrato di pochi metri e il drone si alza in volo verticalmente, poi transita in modalità orizzontale per coprire distanze significative.

Il drone è dotato di sensori avanzati. Può raccogliere immagini di giorno e di notte, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Pioggia, nebbia, buio totale, continua a vedere quello che succede sotto di lui. I dati raccolti vengono trasmessi in tempo reale al centro dati RPAS dell’EMSA, dove le autorità degli Stati membri, insieme a Islanda e Norvegia, possono seguire i voli in diretta e usare le informazioni per le loro operazioni.

È un sistema pensato per essere efficiente. Non serve aspettare che il drone atterri per analizzare le immagini. Tutto arriva immediatamente, per consentire alla guardia costiera di reagire in tempo reale a quello che il Flexrotor vede dall’alto. Un peschereccio che pesca illegalmente? Il drone lo identifica e invia le coordinate. Una chiazza di petrolio che si espande in mare? Il radar la individua e trasmette l’allarme. Una barca in difficoltà? L’infrarosso rileva il calore dei corpi umani anche di notte.

Dalla ricerca e soccorso alla lotta contro i crimini marittimi

Le capacità del Flexrotor devono supportare operazioni diverse. Ricerca e soccorso in mare, quando qualcuno è disperso e serve trovarlo velocemente. Controllo della pesca, per assicurarsi che i pescherecci rispettino le quote e non pescano dove non dovrebbero. Monitoraggio ambientale, per individuare inquinamento da navi o perdite di petrolio. E individuazione di attività marittime illecite, ovvero traffico di droga, contrabbando, immigrazione clandestina, e qualsiasi altra cosa che galleggia dove non dovrebbe.

Il drone può essere impiegato contemporaneamente in due operazioni distinte, da qualsiasi paese partecipante, con la possibilità di aggiungere missioni parallele se necessario. È un sistema flessibile, il nome Flexrotor non è casuale, che si adatta alle priorità del momento.

Contratto iniziale di due anni, operatività dal 2026

Il contratto assegnato ad Airbus ha una durata iniziale di due anni, ma può essere esteso a quattro. L’avvio delle operazioni è previsto per il 2026.

Fonte: Airbus
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Pubblicato il
18 dic 2025
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