L'attesa della fumata bianca per il papa è la diretta che serviva

L'attesa della fumata bianca per il papa è la diretta che serviva

Durante il conclave per l'elezione del nuovo papa, nell'attesa della fumata bianca, c'è una diretta streaming diversa dalle altre.
L'attesa della fumata bianca per il papa è la diretta che serviva
Durante il conclave per l'elezione del nuovo papa, nell'attesa della fumata bianca, c'è una diretta streaming diversa dalle altre.

Gli occhi del mondo sono puntati sul tetto della Cappella Sistina che, forse già entro oggi, annuncerà l’elezione del nuovo papa con la tanto agognata fumata bianca. E con gli occhi del mondo sono da intendersi gli obiettivi delle telecamere in dotazione a emittenti che provengono dall’intero pianeta e che riprendono senza soluzione di continuità un comignolo solo all’apparenza normale, simbolo di un rito secolare, prima manifestazione di quanto accade qualche metro più in basso, nella segretezza del conclave. Ieri la prima fumata nera, tutto rimandato. Così l’attesa si prolunga, l’interesse aumenta e la cerimonia religiosa si fa intrattenimento.

L’attesa per il nuovo papa in streaming

L’evento è trasmesso in diretta ovunque, non solo in TV, ma anche in streaming online e sui social, come impone il momento. La copertura mediatica è totale. A riempire quel vuoto lasciato dalla fissità dell’inquadratura ci sono interviste, talk, confronti, previsioni e tutto quanto possa tornare utile a tenere lo spettatore incollato allo schermo.

C’è poi un’eccezione, proposta da chi non ha alcun interesse a monetizzare l’attesa per la fumata bianca (non in questo modo, almeno). È il Vaticano, attraverso il canale ufficiale YouTube del Dicastero per la Comunicazione. Questa la live.

Fumata nera, fumata bianca

Il comignolo, le tegole del tetto che copre la Cappella Sistina, un gabbiano colto da manie di protagonismo che di tanto in tanto fa irruzione nell’inquadratura. Occasionalmente, uno stacco su qualche dettaglio della piazza. In sottofondo i rumori ambientali, gli applausi della folla catturati in lontananza. Nessun commento, nessun parere di un opinionista in studio, nemmeno quando è il momento della prima fumata nera. Solo il silenzio scandito dal tempo che scorre e che avvolge il momento solenne. Prima, durante e dopo.

La prima fumata nera del conclave

La diretta streaming ufficiale vaticana è forse la forma di copertura mediatica più riverente e rispettosa di un evento altrove ridotto a catalizzatore d’audience, da spezzettare sapientemente per alternare un intervento da remoto, uno dell’inviato sul posto e uno spot ben pagato.

Il grande evento e l’ode al piccolo

Nell’epoca in cui domina il contenuto usa e getta, in cui la soglia d’attenzione tende a farsi sempre più risicata per alimentare le dinamiche imposte da un algoritmo, quella telecamera immobile puntata per ore sullo stesso punto rappresenta quantomeno un’anomalia. Un esercizio di pazienza e di osservazione, che restituisce grandezza al piccolo. Al gabbiano che entra nell’inquadratura, al rumore della piazza, alla folla che si allontana in modo ordinato per tornare l’indomani. Dettagli altrimenti sovrastati dagli elementi di disturbo elevati ad aspetti prioritari.

Non può inoltre che richiamare alla mente le prime webcam dal mondo. In un’altra epoca, agli albori del panorama online, ci si stupiva del poter vedere sul proprio monitor (rigorosamente a tubo catodico) quanto catturato in tempo reale a migliaia di chilometri di distanza da una telecamera collegata a un computer. A fare la differenza tra una strada qualunque e un comignolo in Vaticano è il soggetto, il racconto, la cui potenza non è certo attribuita dal riempitivo di un intervento in studio, di un’intervista, di uno spot.

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Pubblicato il
8 mag 2025
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