Immaginiamo di essere al volante della nostra auto, magari distratti da un pensiero o da una chiamata importante. All’improvviso, l’impatto. In quegli istanti lo smartphone potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte. Come? Rilevando l’incidente e allertando automaticamente i soccorsi, anche se non si è in grado di chiedere aiuto.
Sembra fantascienza, ma è una funzione che esiste già su alcuni smartphone, come i Google Pixel. E che Samsung sta cercando di portare sui suoi dispositivi di punta da diverso tempo, senza però riuscirci. Almeno finora.
Samsung Galaxy S25: il sensore c’è, ma la funzione ancora no
Secondo Android Authority, dai file trapelati del Samsung Galaxy S25 Ultra arriva la conferma: il dispositivo avrà un sensore dedicato al rilevamento degli incidenti stradali. Questa funzione, già presente su altri modelli di fascia alta come la serie Galaxy S24 e il Galaxy Z Fold 5, potrebbe essere integrata anche nei Fold più recenti.
Il problema è che, anche se il sensore è presente, la funzione di rilevamento degli incidenti non è attiva su nessuno di questi dispositivi. Scavando nei meandri del sistema operativo One UI, sono state trovate tracce di un’app di sistema chiamata “MoccaMobile”, che contiene il codice per avviare e interrompere il sensore di rilevamento degli incidenti. Peccato che Samsung non abbia ancora attivato alcuna interfaccia utente legata a questa funzione.
Galaxy S25: la speranza è l’ultima a morire
La presenza del sensore lascia ben sperare, ma il fatto che ci sia anche su modelli precedenti e che la funzione non sia mai stata attivata, non è incoraggiante. L’auspicio è che con il lancio dei Galaxy S25, previsto per l’inizio del 2025, Samsung decida finalmente di rendere operativa questa funzione potenzialmente salvavita. Intanto, la concorrenza non sta a guardare. Google ha già una funzione di rilevamento degli incidenti sui suoi Pixel, e altri produttori potrebbero presto seguire l’esempio.