Samsung ha finalmente svelato il suo visore per realtà estesa: il Galaxy XR. È il primo dispositivo costruito sulla nuova piattaforma Android XR sviluppata insieme a Google e Qualcomm, per sfidare Apple Vision Pro con un ecosistema aperto invece che un giardino recintato proprietario.
Il visore promette di trasformare la realtà estesa da concetto futuristico per early adopter con troppi soldi
a realtà quotidiana per utenti normali
, anche se con 2.5 ore di batteria e un peso di 545 grammi sulla faccia, la definizione di “quotidiano” potrebbe essere generosa.
Il visore Galaxy XR di Samsung con Gemini, specifiche e disponibilità
L’annuncio è fresco fresco, con disponibilità immediata negli Stati Uniti e in patria (in Corea). È il tipo di lancio simultaneo che Samsung ama fare quando vuole dimostrare che non è solo un’azienda coreana ma un gigante globale. E questa volta ha portato i rinforzi: Google con Gemini integrato a livello di sistema, e Qualcomm con il chip Snapdragon XR2+ Gen 2 che alimenta tutto.
La vera novità di Galaxy XR non è tanto l’hardware, i visori AR/VR/XR esistono da anni, ma l’integrazione profonda di Gemini, l’intelligenza artificiale di Google. Android XR è stata costruita interamente per l’era Gemini
, quindi l’AI non è un’aggiunta, ma il fondamento stesso del sistema operativo.
Gemini su Galaxy XR non si comporta come un tool che segue comandi. È progettato per essere un nuovo tipo di compagno AI
che aiuta a gestire compiti attraverso voce, visione e gesti. Il visore capisce il contesto vedendo quello che vede l’utente tu e sente quello che sente l’utente, grazie a sei telecamere per il tracking del mondo esterno, quattro per il tracking degli occhi, microfoni strategicamente posizionati con software che filtra i rumori. Risponde in modo conversazionale che dovrebbe sembrare naturale e umano.
È l’idea che la realtà estesa non sia solo immersione visiva ma anche intelligenza contestuale. Invece di navigare menu e app, basta chiedere semplicemente a Gemini cosa si vuole fare e lui capisce, suggerisce, esegue. Almeno in teoria. Nella pratica, vedremo se funziona meglio degli assistenti vocali che usiamo da anni e che ancora faticano a capire accenti regionali o richieste complesse.
Android XR: l’ecosistema aperto che vuole mangiare la torta di Apple
Samsung, Google e Qualcomm hanno co-sviluppato Android XR come piattaforma scalabile progettata per funzionare su diversi dispositivi: visori, occhiali AI, e qualsiasi altra cosa inventeranno nei prossimi anni. È costruita su standard OpenXR, il che significa che sviluppatori che usano OpenXR, WebXR o Unity possono portare facilmente le loro esperienze su Galaxy XR senza dover riscrivere tutto da zero.
Tutte le app Android funzionano “out of the box” su Galaxy XR. Non servono versioni specializzate o porting complicati. Se l’app gira su Android, gira su Android XR. Questo dà al visore Samsung un vantaggio enorme rispetto a Vision Pro, che ha un ecosistema app ancora limitato e richiede sviluppo specifico per visionOS.
Le specifiche tecniche del visore Galaxy XR
Le specifiche tecniche di Galaxy XR sono solide senza essere straordinarie. Display Micro-OLED da 3552×3840 pixel per occhio, 27 milioni di pixel totali, che Samsung dice sembrano un teatro personale. Field of view di 109 gradi orizzontale e 100 verticale, che non è male ma nemmeno rivoluzionario. Refresh rate fino a 90Hz su richiesta, con 72Hz come default.
Il cervello è lo Snapdragon XR2+ Gen 2 di Qualcomm, accompagnato da 16GB di RAM e 256GB di storage. È hardware potente che dovrebbe gestire esperienze immersive senza problemi. Sensori ovunque: due telecamere pass-through ad alta risoluzione, sei telecamere per tracking, quattro per eye-tracking, cinque unità di misura inerziale, un sensore di profondità, un sensore flicker.
Il peso è 545 grammi per il visore stesso, più 302 grammi per il battery pack esterno. Samsung ha separato la batteria per rendere il visore più leggero e bilanciato, distribuendo la pressione su fronte e nuca invece che schiacciare tutto sul naso e le guance. È un design ergonomico che dovrebbe essere più confortevole per sessioni prolungate, anche se “prolungate” con 2.5 ore di batteria significa massimo un film intero o una sessione di gaming moderata.
Esperienze XR: da Google Maps 3D a gaming con coaching AI
Samsung e Google hanno ottimizzato diverse esperienze per XR:
- Google Maps in 3D immersivo, dove Gemini fa da guida turistica personalizzata mentre si esplorano città virtuali. È come Google Street View ma invece di cliccare frecce si naviga naturalmente girando la testa.
- YouTube con AI integrata per chiedere a Gemini di trovare contenuti o ottenere informazioni sui video che si sta guardando. Ad esempio,
Gemini, cerca video su come cucinare pasta alla carbonara
e poi durante il videochi è questo chef?
e l’AI risponde contestualmente. - Circle to Search, dove si disegna un cerchio con la mano attorno a oggetti reali e si ottengono informazioni istantanee.
- Spazializzazione automatica di foto e video 2D in 3D, che trasforma i ricordi piatti in esperienze immersive. La qualità dipenderà dalla media originale, ma l’idea è rendere vecchie foto e video più coinvolgenti.
- Gaming con Gemini come coach in tempo reale, che dà suggerimenti, strategie e tips mentre si gioca.
- Adobe Project Pulsar per editing video cinematico in 3D, aggiunge profondità, sovrapponendo didascalie e icone dietro soggetti su un canvas gigante.
Partnership fashion: Warby Parker e Gentle Monster per occhiali AI
Samsung non si ferma ai visori. Sta sviluppando occhiali AI in collaborazione con Warby Parker, brand americano noto per occhiali tecnologici e design elegante, e Gentle Monster, altro marchio noto di occhiali, ma coreano. L’idea è creare dispositivi Android XR che si integrano nell’ecosistema ma sembrano occhiali normali invece di visorri futuristici.
È la stessa strategia che Meta sta seguendo con Ray-Ban, rendere la tecnologia indossabile socialmente accettabile nascondendola in design familiari. Nessuno vuole camminare per strada con un visore da astronauta, ma occhiali stilosi con capacità AR? Forse ci sta.
Disponibilità
Galaxy XR è disponibile da oggi negli USA e in Corea, con espansione globale presumibilmente nei prossimi mesi. Samsung non ha ancora annunciato il prezzo ufficiale, ma considerando le specifiche e la competizione con Vision Pro che costa $3499, potrebbe costare $1500 e $2500. Non è un gadget economico, ma se l’ecosistema Android XR decolla, potrebbe essere il visore che finalmente rende la realtà estesa accessibile.
https://youtu.be/ITXJquX9FqM