È appena stato pubblicato sul sito ufficiale del Garante Privacy un comunicato che annuncia ufficialmente le dimissioni di Angelo Fanizza, Segretario Generale dell’Autorità. Lo riportiamo di seguito.
Il Segretario Generale del Garante per la protezione dei dati personali, cons. Angelo Fanizza, ha rassegnato le proprie dimissioni.
Il Collegio del Garante, nel prenderne atto, ringrazia il Segretario Generale per il lavoro svolto.
Le dimissioni di Angelo Fanizza e il post di Report
Non sono state fornite spiegazioni a proposito dei motivi che hanno spinto Fanizza a prendere la decisione.
Negli stessi minuti, il profilo ufficiale Facebook della trasmissione Report ha pubblicato un post con riferimento a (citiamo) un documento riservato in cui il Segretario Generale chiedeva al dirigente del dipartimento informatico di provvedere urgentemente all’estrazione della posta elettronica, degli accessi VPN, degli accessi alle cartelle condivise, degli spazi di rete condivisi, dei sistemi documentali, dei sistemi di sicurezza
.
L’intervento specifica inoltre che la richiesta di Fanizza di spiare i lavoratori dell’Autorità risale al 4 novembre, due giorni dopo la prima puntata dell’inchiesta di Report
. Di questa intricata vicenda abbiamo già scritto su queste pagine. Inoltre, secondo quanto riferito da fonti interne, oggi il dirigente del dipartimento per la sicurezza informatica ha informato i dipendenti e denunciato l’illegittimità di questa richiesta
e i lavoratori del Garante della Privacy hanno chiesto le dimissioni dell’intero Collegio
.
Cosa è successo nelle puntate precedenti
Nelle puntate precedenti, l’Autorità ha sanzionato la Rai per aver trasmesso nel dicembre 2024 una conversazione telefonica tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini, durante una puntata di Report. Va detto che tra i componenti del Collegio, Guido Scorza è stato l’unico a opporsi votando contro la multa.
Un paio di settimane fa, la trasmissione ha ipotizzato un possibile danno erariale derivante dalla riduzione di una sanzione nei confronti di Meta (prima da 44 a 12,5 milioni di euro, poi a 1 milione), per ragioni legate a smart glass e tutela della privacy. Le opposizioni hanno chiesto l’azzeramento del Collegio.
Aggiornamento (21 novembre 2025)
Il Collegio ha annunciato la nomina di Luigi Montuori a nuovo Segretario Generale del Garante Privacy.