Gartner: la vendita dei dispositivi rallenta

Gartner: la vendita dei dispositivi rallenta

La società di analisi prevede un rallentamento nella crescita del business dei dispositivi elettronici nel suo complesso, un processo che coinvolge le varie categorie a partire dai PC. Venduti sempre meno nelle aziende anche a causa dei tablet
La società di analisi prevede un rallentamento nella crescita del business dei dispositivi elettronici nel suo complesso, un processo che coinvolge le varie categorie a partire dai PC. Venduti sempre meno nelle aziende anche a causa dei tablet

Il nuovo vaticino di Gartner sul mercato dei “dispositivi” (PC, tablet, ultraportatili e cellulari) parla di una crescita che rallenta e numeri annuali (per il 2015) inferiori rispetto a quanto inizialmente previsto. Si parla sempre di miliardi di device, beninteso, ma diversi fattori contribuiscono al rallentamento in tutte le aree del mondo.

Il numero di dispositivi totali venduti nel 2015 ammonterà a 2,5 miliardi, prevede Gartner, con un +1,5 per cento rispetto al 2014 e rispetto a una previsione del +2,8 per cento: in totale, la spesa degli utenti finali sui device arriverà a 606 miliardi di dollari – un declino del 5,7 per cento, il primo dal 2010.

La svalutazione delle monete locali rispetto al dollaro, il continuo declino delle vendite di PC in particolare in mercati come Europa occidentale, Russia e Giappone rappresentano secondo Gartner i fattori che più di tutti contribuiscono alla riduzione del volume di affari.

Parlando di PC, Gartner prevede che il debutto di Windows 10 avrà un effetto negativo per la commercializzazione di nuovi sistemi durante tutto il 2015 fino alla ripresa della spesa nel 2016. Con tanti saluti alle speranze di Microsoft di vendere un miliardo e più di dispositivi Windows 10 in pochi mesi.

Anche in ambito mobile, comunque, i problemi non mancano: il motore della spesa cinese rallenta , dice Gartner, con un -3,3 per cento di crescita nel 2015. Anche le aziende spendono sempre meno sugli apparati IT, secondo le analisi di IDC condotte su 2.000 “decision maker” europei, preferendo tra l’altro un tablet a un PC nel 40 per cento dei casi.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
10 lug 2015
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