Sydney (Australia) – “Tutti dovrebbero avere in casa propria uno strumento nel quale sono archiviati i propri film, la propria musica, le proprie fotografie. Tutti dovrebbero poter gestire la musica in quel PC dallo schermo sul frigorifero, o dal piccolo quadro nel salotto o, ancora, dalla televisione nella stanza da letto”: così Bill Gates, nel mezzo di una breve trasferta australiana, ha spiegato a curiosi e reporter come vede la casa del futuro, almeno nei paesi ricchi.
Secondo Gates: “Questi sono risultati che possono essere raggiunti a breve, un’unica scatola capace di essere presente in qualsiasi stanza di una casa. Anche se – ha detto scherzando – a casa mia potremmo aver bisogno di due scatole”. Gates si riferiva alla villa ipertecnologica che ha fatto costruire vicino a Seattle e di cui tutti gli chiedono. Una villa costata molti milioni di dollari, costruita attorno ad uno “scheletro” di tecnologie integrate gestite da una batteria di server, realizzata in sette anni e dotata di teatro, piscine, saune, biblioteche, una marina interna e una stanza per gli ospiti. Per cento ospiti.
Gates ha spiegato che una delle grandi possibilità per la casa del futuro risiede nel wireless, tecnologie che “solo adesso stanno acquisendo importanza. Entro cinque anni chiunque potrà sfruttarle”.