Gates: aboliamo le password

Gates: aboliamo le password

Questa la ricetta per la sicurezza e in particolare per combattere lo spam. Al posto dei vecchi sistemi di autenticazione si dia spazio alla biometria. Muoia l'anonimato
Questa la ricetta per la sicurezza e in particolare per combattere lo spam. Al posto dei vecchi sistemi di autenticazione si dia spazio alla biometria. Muoia l'anonimato

Ginevra – Dalla ribalta internazionale dell’ITU Telecom World 2003 in Svizzera, William H. Gates III è tornato a parlare di spam, sostenendo che è un problema che l’industria saprà superare mettendo in campo nuovi mezzi e nuove strategie, superando alcuni ostacoli culturali e non solo tecnologici.

A questo proposito, Gates ha indicato alcune possibili drastiche soluzioni. Una potrebbe consistere nella rimozione dell’anonimato da protocolli come l’SMTP perché, a suo dire, è ciò che consente agli spammer di utilizzare risorse di altri, o di spacciarsi per terzi, per inviare quantità di materiale non richiesto. Le password vanno abolite , secondo Gates, perché vanno sostituite con tecnologie biometriche o con smart card capaci di incorporare nuove forme di autenticazione.

“Dobbiamo sapere chi si connette alla rete – ha dichiarato il chairman Microsoft – perché poter identificare chi è il mittente sarà sufficiente per distruggere praticamente il problema dello spam”.

Bill Gates Gates, la cui azienda, a suo dire, sta investendo tutto ormai da lungo tempo proprio sul fronte delle tecnologie di sicurezza, ha anche vaticinato un grande successo per il Wi-Fi .

Se nelle case il Wi-Fi è destinato, secondo Gates, a rivelarsi un tassello fondamentale per lo sviluppo di quel modello di casa digitale di cui ormai si parla con sempre maggiore insistenza, nel mondo del lavoro è uno standard destinato ad affermarsi rapidamente. “Wi-Fi nelle imprese – ha detto – sta per diventare il minimo comune denominatore per spingere la produttività delle aziende”.

Dietro l’angolo, secondo Gates, è sempre e comunque il broad band che, nonostante gli studi e gli investimenti, “è destinato a sorprenderci tutti”. L’accelerazione, ha dichiarato ancora una volta, durerà fino al 2010.

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Pubblicato il 17 ott 2003
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