A poco meno di una settimana dalla rivelazione della breccia aperta nei suoi server , Gemalto riferisce ora di aver concluso le indagini e di poter rassicurare tutti: gli hacker dell’intelligence sono entrati, ma non hanno creato quei danni apocalittici che si prospettavano.
La multinazionale olandese, produttrice di miliardi di SIM card per cellulari usate in tutto il mondo, è caduta vittima dell’azione di cracking delle agenzie segrete americana (NSA) e britannica (GCHQ) nel 2010 e nel 2011, e questo è un fatto che la stessa Gemalto conferma nelle sua comunicazione al pubblico.
Quel che la corporation nega , invece, è che i cyber-guastatori al soldo dell’intelligence abbiano compromesso le chiavi crittografiche usate per cifrare il traffico sulle reti mobile di nuova generazione (3G e 4G): gli infiltrati sono al massimo arrivati ai dati sulle SIM compatibili con le reti 2G, dice Gemalto, mentre i meccanismi di protezione alla base delle chiavi per SIM 3G e 4G avrebbero retto all’urto.
Non tutti sono disposti a credere alla versione rassicurante dell’azienda olandese, visto che i sistemi di comunicazione sicuri delle chiavi per SIM 3G e 4G di cui parla Gemalto potrebbero a loro volta essere stati compromessi senza che l’azienda se ne sia ancora accorta: una sola settimana per concludere un’indagine su attacco così grave non sembrerebbe sufficiente a dipanare ogni dubbio sulla faccenda.
Già a pochi giorni dalla pubblicazione delle rivelazioni di Edward Snowden, in realtà, Gemalto si era subito impegnata a garantire la sicurezza dei suoi prodotti parlando di prove preliminari a supporto della tesi. L’obiettivo, prevedibilmente, era di calmare i mercati dopo le rivelazioni, ma i mercati sono stati impietosi e hanno subito punito le azioni Gemalto con un crollo dal valore di 470 milioni di dollari. Gli operatori australiani starebbero addirittura valutando la possibilità di richiamare le SIM prodotte dall’azienda.
Alfonso Maruccia
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vien da dire : chi la fa l'aspetti...
ma NON e' una grande consolazione.MOLTO piu' consolatorio sarebbe passare al setaccio la roba (specie ITC) dell'USPTO e invalidarne a paccate. E poi mettere criteri di validazione decisamente piu' seri e stringenti.bubbaRe: vien da dire : chi la fa l'aspetti...
- Scritto da: bubba> ma NON e' una grande consolazione.> MOLTO piu' consolatorio sarebbe passare al> setaccio la roba (specie ITC) dell'USPTO e> invalidarne a paccate.> Già. Sarei ben contento se la sentenza fosse limitata ad iTunes, per il motivo che hai fornito, ma in realtà ad occhio e croce si applica a TUTTO ciò che permette di acquistare software da un negozio digitale: Play Store, Windows Store, Steam, Origin, uPlay. Forse addirittura GOG, DotEmu e chiunque venda beni immateriali.Roba da panico, in questo caso spero proprio che Apple vinca in appello.> > E poi mettere criteri di validazione decisamente> piu' seri e stringenti.Izio01Re: vien da dire : chi la fa l'aspetti...
- Scritto da: Izio01> - Scritto da: bubba> > ma NON e' una grande consolazione.> > MOLTO piu' consolatorio sarebbe passare al> > setaccio la roba (specie ITC) dell'USPTO e> > invalidarne a paccate.> > > > Già. Sarei ben contento se la sentenza fosse> limitata ad iTunes, per il motivo che hai> fornito, ma in realtà ad occhio e croce si> applica a TUTTO ciò che permette di acquistare> software da un negozio digitale: Play Store,> Windows Store, Steam, Origin, uPlay. Forse> addirittura GOG, DotEmu e chiunque venda beni> immateriali.mi e' sembrato abbia gia' portato samsung e google (e chi altri :P) in tribunale infatti....non so perche' non c'e' M$. forse prima preferisce i piu grossi :P> Roba da panico, in questo caso spero proprio che> Apple vinca in> appello.io no. spero sempre che facendosi sempre piu' male, alla fine decidano che il bilanciamento trasi e' incrinato ed e' ora di cambiare.(a giudicare da quello che sta ancora brevettando Apple... NON credo che accadra' presto purtroppo ) bubbaRe: vien da dire : chi la fa l'aspetti...
Non per difendere apple, ma se fa brevetti fuffa è perchè il sistema permette ciò.Sg@bbioruota che gira
A questo giro sono dalla parte di Apple, che però avrebbe dovuto evitare di fondare il Rockstar consortium per fare esattamente quello che sta facendo SmartFlash nei suoi confronti.Parafrasando le parole citate, "Rockstar non crea prodotti, non ha dipendenti, non offre posti di lavoro"bradipaoRe: ruota che gira
- Scritto da: bradipao> A questo giro sono dalla parte di Apple, che però> avrebbe dovuto evitare di fondare il Rockstar> consortium per fare esattamente quello che sta> facendo SmartFlash nei suoi> confronti.> > Parafrasando le parole citate, "Rockstar non crea> prodotti, non ha dipendenti, non offre posti di> lavoro"ehehhe ma nooooo... ma quelli sono i "buoni". fanno su paccate di brevetti per difendersi dai veri brevetti fake. ovviamente quelli DEGLI ALTRI :) quelli SI che sono malvagi.bubbaNon sò perchè ...
ma questa vicenda mi ha fatto pensare al film Il mercante di Venezia:http://it.wikipedia.org/wiki/Il_mercante_di_Venezia_(film_2004)prova123FRAND?
Ma se, come dicono loro, oramai gli oggetti di quei brevetti sono diventati standard dell'industria, non sarebbero obbligati a farli usare a chiunque con accordi di licenza di modesta entità? Quella cosa detta "FRAND"?CiccioRe: FRAND?
- Scritto da: Ciccio> Ma se, come dicono loro, oramai gli oggetti di> quei brevetti sono diventati standard> dell'industria, non sarebbero obbligati a farli> usare a chiunque con accordi di licenza di> modesta entità? Quella cosa detta "FRAND"?A mio parere il problema è alla base.Considerare FRAND un brevetto su una tecnologia di trasmissione dati necessaria a far funzionare i cellulari è una cosa. Un brevetto che descriva un negozio online in grado di vendere beni digitali, secondo me non dovrebbe proprio esistere, è troppo generico.La differenza è sottile: il detentore del brevetto non ha inventato assolutamente nulla di utile, non ha partecipato al progresso; ha semplicemente messo uno steccato dove sapeva che qualcuno sarebbe arrivato, per mungerlo.Izio01Re: FRAND?
- Scritto da: Ciccio> Ma se, come dicono loro, oramai gli oggetti di> quei brevetti sono diventati standard> dell'industria, non sarebbero obbligati a farli> usare a chiunque con accordi di licenza di> modesta entità? Quella cosa detta "FRAND"?FRAND non significa (come sembra dalle tue parole) che i brevetti più importanti ed essenziali devono essere economicamente regalati.Vuol dire che non possono rifiutarsi di concederli ad un prezzo ragionevole, corretto e non discriminatorio (Fair Reasonable And Non Discriminatory), e questo prezzo può essere anche elevato se c'è una valida giustificazione (esempio se è documentabile il costo effettivo della ricerca).bradipaoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiAlfonso Maruccia 25 02 2015
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