Gemini non sa come funziona una fotocamera analogica

Gemini non sa come funziona una fotocamera analogica

Se la pellicola della fotocamera analogica si inceppa, non chiedete come risolvere il problema all'intelligenza artificiale di Gemini.
Gemini non sa come funziona una fotocamera analogica
Se la pellicola della fotocamera analogica si inceppa, non chiedete come risolvere il problema all'intelligenza artificiale di Gemini.

Tra le demo condivise da Google durante il keynote che ha aperto l’evento I/O 2024, una mostra chiaramente perché non è ancora giunto il momento di prendere come oro colato tutto ciò che arriva dall’intelligenza artificiale. Nella Gemini era, così il gruppo di Mountain View definisce questa fase, è possibile rivolgersi agli algoritmi per ottenere una risposta a qualsiasi domanda. O quasi.

L’IA di Gemini scivola nella demo dell’I/O 2024

Uno dei filmati, più nello specifico quello dedicato all’iniezione IA che sta per interessare il motore di ricerca, bigG spiega come sarà a breve possibile trovare informazioni online partendo da un video registrato in tempo reale.

Il protagonista è alle prese con il blocco della leva di avanzamento della pellicola in una macchina fotografica analogica. La inquadra con lo smartphone, prova a muoverla senza successo e nel frattempo chiede Perché la leva non si muove?. Ecco quanto restituito da Gemini.

Le risposte di Gemini alla domanda nel video demo di Google

Il terzo punto, Apri lo sportello posteriore e rimuovi delicatamente la pellicola se la fotocamera è bloccata, è il modo migliore per buttare tutte le immagini scattate in precedenza, esponendole alla luce e rovinando irrimediabilmente il supporto. A questo servono gli ambienti completamente bui impiegati nella fase di sviluppo. È possibile che, in Google, nessuno abbia dimestichezza o quantomeno una conoscenza di base della fotografia analogica? Fa sorridere che, nella demo dell’I/O 2024, si sia scelto di sottolineare e mettere in evidenza proprio questo suggerimento, fra tutti l’unico da non seguire assolutamente.

Non è il primo scivolone di questo tipo. All’inizio dello scorso anno è toccato a Bard (poi ribattezzato Gemini), secondo cui la prima immagine di un esopianeta sarebbe stata scattata dal James Webb Space Telescope, mentre è opera del Very Large Telescope.

Disclaimer: anche l’immagine di apertura è frutto dell’IA generativa, più precisamente quella di Copilot Designer (modello DALL·E 3). Le abbiamo chiesto di rappresentare Fotografo perde tutte le immagini della pellicola dopo aver aperto la macchina fotografica analogica.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
15 mag 2024
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