I telefoni Android già da tempo offrono assistenti virtuali in grado di svolgere compiti semplici come impostare sveglie, inviare messaggi o consultare il calendario. Questi strumenti però hanno funzionato soprattutto all’interno dell’ecosistema del produttore, limitandosi a gestire solo le app e i servizi interni. Gli utenti così erano costretti a passare da un’app all’altra per portare a termine azioni anche banali.
Anche gli assistenti più evoluti sono rimasti confinati in una sorta di bolla, incapaci di interagire in modo efficace con applicazioni sviluppate da aziende terze. Ora però Big G fa il passo successivo. Gemini, infatti, sarà in grado di comunicare e interagire con tutte le app Android, non solo con quelle Google. Dopo aver integrato l’assistente in Gmail, YouTube Music, ecc., ora potrà comunicare direttamente con le app sviluppate da altri marchi.
Gemini si integra con le app native di Xiaomi, OPPO e Samsung
Questa nuova funzione interesserà inizialmente tre giganti del mercato: Xiaomi, OPPO e Samsung. Sugli smartphone Xiaomi, Gemini è già in grado di interagire con le applicazioni Note e Calendario. Ora è possibile dettare una nota, impostare un promemoria o controllare gli appuntamenti direttamente tramite l’assistente AI, senza passare per l’applicazione di Google.
The @GeminiApp integrations for the @Xiaomi Notes and Calendar apps have rolled out!
It's great to see Gemini integrate more with the first party apps of OEM devices. Makes it feel like a better integrated assistant on more @Android devices. https://t.co/H2f4p3Ieh8 pic.twitter.com/9n3vq1NpSn
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) May 26, 2025
Anche OPPO si prepara a integrare Gemini nei suoi dispositivi, in particolare nella nuova gamma Reno 14. L’azienda sta lavorando per far dialogare l’assistente AI con i propri strumenti nativi, come il calendario, la gestione dei file o le impostazioni rapide. Samsung, dal canto suo, sta sviluppando una profonda integrazione di Gemini all’interno delle applicazioni native dei suoi smartphone più recenti. I modelli che supporteranno per primi queste funzionalità sono il Galaxy A56, il Galaxy S24 e il Galaxy Z Flip 6.
Verso un assistente universale
Il vero obiettivo di Google è chiaro: trasformare Android in un sistema intelligente e coerente, dove l’assistente AI può controllare e interagire con ogni parte del dispositivo, a prescindere dal produttore.