È già estate: Google Summer of Code

È già estate: Google Summer of Code

Studenti di tutto il mondo impegnati per l'open source. E per qualche soldino. Paga BigG
Studenti di tutto il mondo impegnati per l'open source. E per qualche soldino. Paga BigG

Torna, ed è la quarta volta, Google Summer of Code , vale a dire il programma di sponsorizzazione dello sviluppo open source (e degli studenti universitari in vacanza) pensato da BigG nel 2005 . Nella scorsa edizione sono stati oltre 900 i giovani coinvolti in 90 paesi, ciascuno dei quali ha ricevuto una “borsa di studio” da 3mila euro e spiccioli per contribuire, durante la pausa estiva, ad uno dei centinaia di progetti proposti dall’universo delle applicazioni a sorgente aperto.

Google Summer of Code 2008 Partecipare è semplice : basta avere più di 18 anni , essere uno studente universitario ed avere voglia di passare l’estate davanti al PC. I volenterosi che si iscriveranno al programma dal 24 al 31 marzo riceveranno una t-shirt, che li qualificherà come eletti , e potranno contribuire a sviluppare una delle decine di applicazioni open source proposte da Google stessa o dalle organizzazioni di mentoring che si uniranno , come ogni anno, alla festa: Samba, GNOME, Adium, OpenMoko, PHP, Debian, OpenOffice, X, VideoLAN, Wikimedia, Drupal, Eclipse e tanti, tanti altri.

A tutti sarà chiesto di rispettare scadenze precise: si partirà il 14 aprile con la pubblicazione dei progetti e della lista degli studenti assegnatari dei singoli compiti. Per il 14 luglio la metà del lavoro dovrà essere completata, per il 18 agosto sarà tutto finito. Il 1 settembre saranno pubblicate le valutazioni finali , e i ragazzi riceveranno il pagamento finale di quanto gli spetta.

Ma perché pagare per codice open source? Cosa ci guadagna Google? BigG si trincera dietro un velo di filantropia: il software libero fa bene all’umanità, i giovani sono invogliati a dedicarsi ad attività che avvantaggino tutti , gli studenti di materie tecnologiche fanno pratica ed incamerano esperienza su come sia davvero il mondo del lavoro nel settore della programmazione.

Certo ci sono anche altri vantaggi. E sebbene il Google Summer of Code sia tutto tranne che un “programma di reclutamento”, è indubbio che SearchZilla potrà andare a caccia di giovani cervelli codificati in linguaggio macchina senza neppure il fastidio di organizzare colloqui per l’assunzione. Il successo e la diffusione di queste iniziative anche tra gli altri grossi player del settore IT , non fa che testimoniare il valore di questi programmi per le aziende .

Luca Annunziata

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Pubblicato il 27 feb 2008
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