Roma – Aveva 45 anni Aaron Hamel quando è stato ucciso a colpi di fucile da due ragazzini americani di 16 e 14 anni. E ne aveva 19 Kimberly Bade, salvatasi miracolosamente dalla stessa sparatoria. Una vicenda sanguinosa avvenuta la scorsa estate, una vicenda che le famiglie Hamel e Bade attribuiscono agli effetti deleteri dei videogiochi violenti di cui i due giovani facevano grande uso. In particolare è finito ancora una volta sotto i riflettori Grand Theft Auto (GTA), probabilmente il videogioco che ha attirato più critiche, denunce, interrogazioni e mobilitazioni di qualsiasi altro.
Le due famiglie hanno fatto causa comune e denunciato i produttori di quel celeberrimo titolo videoludico dinanzi al Tribunale federale del Tennessee. Coinvolti Rockstar Games e Take-Two Interactive Software ma anche Sony Computer Entertainment America e la catena di distribuzione Wal-Mart. A tutti questi soggetti i parenti delle vittime hanno chiesto 246 milioni di dollari di danni . Il tribunale deve decidere se consentire alla denuncia di trasformarsi in un vero e proprio processo.
Secondo le case videoludiche, nessuna responsabilità può essere loro attribuita per gli squilibri mentali che hanno portato i due ragazzi ad agire in quel modo. A loro dire, sia i concetti ispiratori del gioco che i suoi “effetti psicologici” sono protetti dal Primo emendamento della Costituzione americana sulla libertà di espressione. I legali hanno anche ricordato come il tribunale abbia già riconosciuto come instabili e bisognosi di aiuto i due giovani e li abbia condannati a rimanere nelle strutture penitenziarie giovanili per un tempo che ancora deve essere definito. Sul loro capo c’è l’accusa di omicidio e assalto armato.
Secondo le famiglie, la responsabilità invece c’è ed è diretta, dal momento che agli inquirenti i protagonisti del sanguinoso episodio hanno dichiarato di aver sottratto il fucile ai genitori di uno dei due e di aver deciso di sparare a bersagli che sono riprodotti anche in GTA.
A favore dell’accusa giocano in questo caso le fortissime polemiche che circondano il titolo citato dai due ragazzini. Basti pensare ad uno studio Gallup il quale afferma che giocare a titoli come GTA può condizionare i più giovani o al dibattito parlamentare che si è svolto al Congresso sull’argomento e che ha avuto una eco anche in Italia , dove si è arrivati a chiedere di vietare certi titoli. Argomentazioni difficili da sostenere, certo, ma che potrebbero rivelarsi decisive per condizionare le scelte del tribunale americano.
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veri rischi
Un altro problema, per alcuni "il" problema, sono le grandi corporation "che stanno diventando sempre meno disponibili a interagire con il pubblico e persino con gli scienziati per discutere i loro programmi di ricerca nanotecnologica". È forse questo il rischio più grande, evidentemente, visti gli interessi enormi che possono celarsi dietro la realizzazione di nuove applicazioni nella bionanotecnologia, l'optoelettronica o nella nanoingegneria.:@un giorno non c'e piu bisogno di comprare lo statocontrollando il tutto le grandi corporation possono decidere quello che vogliono quindiAnonimoRe: veri rischi
ci manca solo definire la condizione delle superindustrieindustrialpolitici industriali che fanno i loro interessi con la politicaAnonimoRe: veri rischi
> industrialpolitici industriali che fanno i> loro interessi con la politica= nucleo di dementi che decidono per gli altri ovviamente chi e bravo escluso perche non riccoAnonimoE marte?
E' quasi un OT ma credo che rientri nel discorso... Perchè cavolo vogliono a tutti i costi farci andare a viviere su marte? Si sprecano ogni giorno le notizie di spedizioni alla ricerca sul suolo marziano, si fantastica sulla sua colonizzazione... MA cosa accidenti hanno trovato che ci tengono nascosto?HotEngineAnonimoRe: E marte?
> cosa accidenti hanno trovato che ci tengono> nascosto?fine della terra per esempioquindiAnonimoRe: E marte?
- Scritto da: Anonimo> E' quasi un OT ma credo che rientri nel> discorso... Perchè cavolo vogliono a tutti i> costi farci andare a viviere su marte? Si> sprecano ogni giorno le notizie di> spedizioni alla ricerca sul suolo marziano,> si fantastica sulla sua colonizzazione... MA> cosa accidenti hanno trovato che ci tengono> nascosto?> Sono progetti che forse avranno una loro utilità quando noi saremo già morti da molto tempo. Comunque è chiaro che prima o poi la vita sulla terra finirà e se iniziamo adesso a pensare a delle alternative forse marte può essere una soluzione. Fra l'altro è molto più grande quindi una casa al metro quadro dovrebbe costare meno.AnonimoRe: E marte?
> Fra l'altro è> molto più grande ehm..ti ricordoche il Pianeta Rosso è grande circa un quarto rispetto alla terra...> quindi una casa al metro> quadro dovrebbe costare meno.già pensi a comprare una casa?eheheeh...ci vorrano diversi anni prima che il primo uomo possa metterci piede su Marte...pensa, a 30anni di distanza dallo sbarco sulla luna io non ho ancora avuto la possibilità di mettere piede sul nostro satellite!!!Pensa per Marte quanto ci tocca (gli tocchera? - ai nostri discendenti - ) aspettare!!buona attesazirgozirgoRe: E marte?
- Scritto da: zirgo> > > Fra l'altro è> > molto più grande > > ehm..ti ricordoche il Pianeta Rosso è grande> circa un quarto rispetto alla terra...No Marte è grande circa la metà della TerraAnonimoRe: E marte?
Ma poi (mi sono perso senz'altro un pezzo) sulla luna l'ominicus americanum ci ha messo piede o il grande Spielberg ha regalato un po' di sceneggiatura alla Casa Bianca (sì, quella del grandre fratello).AnonimoRe: E marte?
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > E' quasi un OT ma credo che rientri nel> > discorso... Perchè cavolo vogliono a> tutti i> > costi farci andare a viviere su marte? Si> > sprecano ogni giorno le notizie di> > spedizioni alla ricerca sul suolo> marziano,> > si fantastica sulla sua colonizzazione...> MA> > cosa accidenti hanno trovato che ci> tengono> > nascosto?> > > > Sono progetti che forse avranno una loro> utilità quando noi saremo già morti da molto> tempo. Comunque è chiaro che prima o poi la> vita sulla terra finirà e se iniziamo adesso> a pensare a delle alternative forse marte> può essere una soluzione. La termodinamica dice che tutto è destinato a sparire ....Quando la terra morirà a causa della morte del sole anche marte seguira' la stessa sorte...Fra l'altro è> molto più grande quindi una casa al metro> quadro dovrebbe costare meno.sono i viaggi per natale e pasqua che mi fregano ...AnonimoRe: E marte?
- Scritto da: Anonimo> E' quasi un OT ma credo che rientri nel> discorso... Perchè cavolo vogliono a tutti i> costi farci andare a viviere su marte? Si> sprecano ogni giorno le notizie di> spedizioni alla ricerca sul suolo marziano,> si fantastica sulla sua colonizzazione... MA> cosa accidenti hanno trovato che ci tengono> nascosto?> Secondo me hanno scoperto che è già tutta cablata in fibra otticaAnonimoRe: E marte?
Questo mondo l'ho avuto in prestito dai miei figli. Vorrei potergliela rendere, un pò invecchiata magari, ma non distrutta.AnonimoRe: E marte?
- Scritto da: Anonimo> E' quasi un OT ma credo che rientri nel discorso...Non vedo come.- Sempre scritto da: Anonimo> Perchè cavolo vogliono a tutti i costi farci andare a viviere> su marte?Non so dove tu viva, ma questa mi giunge decisamente nuova......- Sempre scritto da: Anonimo> Si sprecano ogni giorno le notizie di spedizioni alla ricerca> sul suolo marziano, si fantastica sulla sua colonizzazione...Ripeto: devi assolutamente spiegarmi dove cavolo vivi!- Sempre scritto da: Anonimo> MA cosa accidenti hanno trovato che ci tengono nascosto?...Se lo scrivo mi censurano! ^^''Anonimomicroparticelle nell'aria e inquinamento
Qualcuno sa quali sono i pericoli reali per l'introduzione di microparticelle (a grandezza molecolare per intenderci) nell'aria di varie sostanze?per esempio, il rame.grazie avvelenato che non vuole respirare un tegame in rameavvelenatoRe: microparticelle nell'aria e inquinamento
io non lo so. Il problema è che neanche loro lo sanno ma loro, a differenza di me, credono di saperlo....AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 11 11 2003
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