Google, audio 3D con Dysonic

Google, audio 3D con Dysonic

Google ha fatto propria per una cifra ignota la piccola startup Dysonics, attiva nello sviluppo di audio 3D ed esperienze immersive.
Google, audio 3D con Dysonic
Google ha fatto propria per una cifra ignota la piccola startup Dysonics, attiva nello sviluppo di audio 3D ed esperienze immersive.

Google ha messo a segno una acquisizione che, se nel breve periodo potrà aggiungere qualcosa di nuovo ai Pixel Buds del gruppo, nel futuro potrà offrire qualcosa di nuovo anche in termini di realtà aumentata ed esperienze di realtà virtuale. L’acquisizione, infatti, è quella della startup Dysonics, gruppo impegnato nello sviluppo di audio 3D.

Dysonics ora è di Google

La storia della startup inizia nel 2011 e vive un crescendo di collaborazioni: Intel prima attraverso un finanziamento, Virgin America poi attraverso lo sviluppo di audio 3D per l’intrattenimento in-flight sulla flotta del gruppo. Negli ultimi mesi alcuni dipendenti della startup hanno iniziato a migrare verso gli uffici Google e ora è chiaro come Mountain View abbia inglobato in toto l’esperienza, la competenza e gli asset della piccola azienda.

Ciò che più è interessante è il fatto che Google abbia fatto propria un’azienda che sviluppa soluzioni audio immersive, qualcosa che fa il paio con la precedente acquisizione di North nel 2020 in ottica smart glass. Il gruppo di Sundar Pichai sembra avere ora in mano un arsenale più completo di soluzioni nella corsa a nuove tecnologie indossabili che non necessariamente seguiranno la scia tecnica dei vecchi Google Glass, ma che sicuramente ne ripercorreranno l’utopia.

North Focals

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Apple è della partita, Facebook ha mosso le proprie pedine, Microsoft non si tirerà indietro. La sensazione è che entro pochi mesi possano essere calati sul piatto nuovi device che metteranno assieme nuove soluzioni per creare esperienze nuove per utilità varie: intrattenimento, ma non solo, per portare all’utente nuove modalità espressive e nuovi canali per connettersi ad altri luoghi e altre persone.

Fonte: Protocol
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Pubblicato il
6 apr 2021
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