New York (USA) – Una riduzione della visibilità sulle pagine del motore di ricerca Google ha spinto la società americana Search King a chiedere a Google 75mila dollari di danni.
L’azienda di Oklahoma City, il cui business consiste nell’offrire ai propri clienti sistemi promozionali che consentono ai loro siti di divenire più visibili tra i risultati di ricerca di Google, sostiene che quest’ultimo ha agito arbitrariamente per danneggiare Search King in quanto concorrente.
Stando alla ricostruzione di Search King, il suo lancio lo scorso agosto di un servizio pensato per aumentare la visibilità dei propri clienti sul motore avrebbe indotto Google a “dequalificare” la stessa Search King, riducendone la visibilità.
Secondo la denuncia, dunque, la riduzione del “ranking” ha “danneggiato la reputazione dell’azienda e ne ha diminuito il valore”.
Per ora Google si è limitata a spiegare da un lato che non intende commentare un caso pendente in tribunale e dall’altro ha sottolineato come “noi regolarmente valutiamo e modifichiamo i nostri algoritmi per migliorare la qualità del servizio di ricerca. In alcuni casi questi cambiamenti possono modificare i ranking dei siti, ma se accade è perché ci si attende che la qualità complessiva del nostro servizio aumenti”.
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In Italia?
Per quanto tempo un ISP italiano è tenuto a conservare i dati?E qual'é la pratica diffusa?AnonimoRe: In Italia?
5 anniAnonimoSenza mandato?
Comincio a sentire scricchiolii nella democrazia quando leggo "senza mandato". Per quanto sia necessario indagare rapidamente per pevenire atti terroristici, spero che nel XXI secolo sia possibile con le giuste premesse ottenere rapidamentre un mandato, altrimenti c'è da modificare la procedura per ottenere un mandato, non ammettere la richiesta in assenza di un mandato dell'autorità giudiziaria. Il mandato è sempre stato una forma di garanzia della privacy del cittadino che è appunto violabile solo su espressa autorizzazione dell'autorità giudiziaria, che è tenuta a valutare i motivi delle richiesta e quindi a negare o punire richieste immotivate.Non vorrei trovare poiziotti che indagano nelle mie mail per fare un favore ad un amico, senza nessun controllo.AnonimoRe: Senza mandato?
- Scritto da: ldsandon> Comincio a sentire scricchiolii nella> democrazia quando leggo "senza mandato". Per> quanto sia necessario indagare rapidamente> per pevenire atti terroristici, spero che> nel XXI secolo sia possibile con le giuste> premesse ottenere rapidamentre un mandato,> altrimenti c'è da modificare la procedura> per ottenere un mandato, non ammettere la> richiesta in assenza di un mandato> dell'autorità giudiziaria. Il mandato è> sempre stato una forma di garanzia della> privacy del cittadino che è appunto> violabile solo su espressa autorizzazione> dell'autorità giudiziaria, che è tenuta a> valutare i motivi delle richiesta e quindi a> negare o punire richieste immotivate.> Non vorrei trovare poiziotti che indagano> nelle mie mail per fare un favore ad un> amico, senza nessun controllo.Secondo me già lo fanno: spesso ho avuto motivo di ritenere che certi provider (mannaggia non posso fare nomi) leggano le email.Bah, cominciamo a criptare tutto e tutte le email, è meglio!Anonimobuon cuore...
diciamo che agli isp inglesi non va' di spendere un sacco di soldi per conservare terabyte di log per anni, io al loro buon cuore e all'attenzione nei confronti della privacy dei loro utenti credo poco.AnonimoRe: buon cuore...
- Scritto da: ziopecora> diciamo che agli isp inglesi non va' di> spendere un sacco di soldi per conservare> terabyte di log per anni, io al loro buon> cuore e all'attenzione nei confronti della> privacy dei loro utenti credo poco.No conservare dati costa relativamente poco anche perchè anche se per un periodo bene li devono comunque conservare, il problema è che non hanno voglia di perdere clienti.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 23 ott 2002Ti potrebbe interessare