Google e Microsoft, battaglia sulle nuvole

Google e Microsoft, battaglia sulle nuvole

Mountain View estende lo spazio di storage disponibile per gli utenti domestici e business, mentre Microsoft migliora la gestione cloud degli archivi di foto e gioca con la pubblicità comparativa contro Google. Ma pensa anche alla collaborazione.
Mountain View estende lo spazio di storage disponibile per gli utenti domestici e business, mentre Microsoft migliora la gestione cloud degli archivi di foto e gioca con la pubblicità comparativa contro Google. Ma pensa anche alla collaborazione.

Google annuncia novità per il modo in cui lo storage remoto degli utenti viene gestito e ripartito fra i diversi servizi della corporation, offrendo integrazione fra i diversi spazi cloud e una gestione unificata che dovrebbe avvantaggiare gli utenti home ma anche quelli business.

Se nel recente passato una quota di storage era assegnata separatamente a Gmail, Drive e alle foto di Google+, dice Mountain View, la nuova politica prevede un unico servizio di archiviazione sfruttabile da tutti e tre i servizi senza limiti di sorta.

Gli utenti domestici potranno ora fare affidamento su 15 Gigabyte di “Drive” virtuale, mentre per quelli business i Gigabyte sono 30 . Google non manca poi di ricordare agli utenti la possibilità di acquistare spazio di storage aggiuntivo al costo di 5 dollari al mese per 100GB.

Anche Microsoft ha recentemente annunciato novità per il suo servizio di storage virtuale noto come SkyDrive: in questo caso non si tratta di dimensioni o politiche di archiviazione ma di migliori performance nell’upload e di un sistema di gestione delle foto che accorpa i singoli file contestualizzandoli in base al momento in cui sono stati catturati.

Parlando di rapporti tra business concorrenti, invece, tra i servizi cloud di Microsoft e quelli di Google continua a imperversare una guerra fatta di pubblicità comparativa e advertising. Microsoft, ad esempio, tiene a far sapere che tre importanti clienti sono passati a Office 365 (la suite di produttività con abbonamento annuale e integrazione cloud) dopo aver provato Google Apps.

Quello che Microsoft non può evidentemente permettersi è di inimicarsi i clienti che usano Outlook.com – magari dopo aver abbandonato Mountain View – ma hanno i contatti su Gmail: in questo caso, ora Outlook.com permette di intrattenere conversazioni testuali con gli utenti ancora attivi su Gmail.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
15 mag 2013
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