Google Knol, senti chi parla

Google Knol, senti chi parla

Una nuova funzione permette agli utenti di ascoltare i vari articoli postati. Un esperimento che potrebbe essere ampliato o implementato in altre applicazioni Google
Una nuova funzione permette agli utenti di ascoltare i vari articoli postati. Un esperimento che potrebbe essere ampliato o implementato in altre applicazioni Google

Gli sviluppatori di Google Knol hanno implementato una feature text-to-speech al wikisito made in Mountain View: permette di ascoltare per intero il contenuto dell’articolo. La funzione, disponibile solo per alcune knowledge unit potrebbe presto essere estesa a tutte le voci presenti e ad altre applicazioni. L’idea in sé piace a molti, ma di sicuro ci sarà da metter mano al comparto tecnologico.

prove tecniche di trasmissione La nuova feature del rivale di Wikipedia e affini, consiste in un motore audio che legge il contenuto di ogni voce. Basta cliccare sul pulsante listen per ascoltare il file o scaricarlo in formato mp3. Al momento il numero di knol audio presenti sul sito è pari a soli 10 articoli nella sola lingua inglese, ma va ricordato che si tratta di un esperimento. Per il momento Google sta testando il livello di gradimento da parte degli utenti e in caso di riscontri più che positivi amplierà il sistema rendendo udibili molti più knol, anche in lingue diverse.

Non solo: una volta rodato il sistema su Google Knol, l’idea potrebbe essere implementata in molte delle applicazioni marchiate Google: in futuro si potrebbero ascoltare i documenti di Google Docs, le mail, le pagine web dentro Chrome o addirittura tradurre in maniera automatica le tracce audio dei video di YouTube.

Per il momento di sicuro c’è da rivedere qualcosa: per quanto la voce narrante sia al di sopra delle aspettative, tende ad avere problemi con acronimi, sigle e parole straniere e a non distinguere i diversi paragrafi dell’articolo, riportando un vero e proprio polpettone di parole spesso difficile da comprendere se non si ha il testo scritto sotto gli occhi. Effettivamente per essere una versione beta il risultato è soddisfacente, ma – come fa notare Paul Glazowski su Mashable – “cosa accadrebbe se la funzione text-to-speech si trovasse a dover leggere articoli pieni di grafici e tavole illustrative?”.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
7 ott 2008
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