Google, Microsoft e i segreti di Android

Google, Microsoft e i segreti di Android

Redmond avrebbe mostrato codice "confidenziale" a un esperto per la sua testimonianza nel processo contro Motorola, accusa Mountain View. Quella testimonianza andrebbe ora annullata
Redmond avrebbe mostrato codice "confidenziale" a un esperto per la sua testimonianza nel processo contro Motorola, accusa Mountain View. Quella testimonianza andrebbe ora annullata

La tanto sbandierata “openness” di Google e dei suoi progetti basati su codice della “community”? Nelle aule di tribunale non vale proprio lo stesso, soprattutto se il motivo del contendere è la presunta violazione dei brevetti Microsoft a opera del sistema operativo Android montato sugli smartphone marchiati Motorola.

È una querelle legale che si trascina già da alcuni mesi, quella fra Motorola e Microsoft , e il nuovo sviluppo della vicenda verte appunto sulla presunta violazione degli accordi presi fra Google e Redmond in merito alla rivelazione di codice “confidenziale” di Android a terze parti.

Microsoft poteva rivelare il codice solo dopo averci consultato, sostengono da Mountain View, e invece pare proprio che parti vitali (ed evidentemente “confidenziali”) del sistema operativo Android siano state mostrate a un esperto in vista della sua testimonianza nel processo contro Motorola.

Google vuole ora che il giudice rifiuti quella testimonianza “squalificata” dalla violazione del segreto industriale – su di un codice che in teoria dovrebbe essere open source.

E chissà cosa avrà da dire Google sul nuovo “leak” di immagini provenienti dalla prossima versione dell’OS androide – nome in codice “Ice Cream Sandwich”. Il nuovo Android avrà il compito di unificare la GUI di smartphone e tablet basati sull’OS e, nella speranza che Google non decida di denunciare blogger e siti di news per la “violazione di segreto industriale”, le immagini mostrate in giro anticipano alcune delle scelte estetiche fatte da Mountain View per l’occasione.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
16 ago 2011
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