Google Veo 3 potrebbe creare i videogiochi del futuro

Google Veo 3 potrebbe creare i videogiochi del futuro

Veo 3 di Google genera video realistici ma potrebbe fare molto di più: creare videogiochi interattivi, come lascia intendere il CEO di DeepMind.
Google Veo 3 potrebbe creare i videogiochi del futuro
Veo 3 di Google genera video realistici ma potrebbe fare molto di più: creare videogiochi interattivi, come lascia intendere il CEO di DeepMind.

Un semplice tweet su X ha fatto impazzire il mondo. Un utente ha chiesto innocentemente se Google permetterà di “giocare con i video di Veo 3“. La risposta di Demis Hassabis, CEO di DeepMind, è stata un enigma: “Non sarebbe qualcosa di straordinario?“.

Ma è stato Logan Kilpatrick, responsabile di Google AI Studio, a scatenare le speculazioni: ha risposto solo con una serie di emoji del silenzio. Perché questi due messaggi hanno fatto tanto rumore? Nel mondo tech, quando i big non smentiscono ma fanno battute criptiche, di solito significa che qualcosa di grosso sta per arrivare.

Veo 3: Google sta creando videogiochi con l’intelligenza artificiale?

Quando i dirigenti di Google iniziano a comunicare per emoji, qualcosa bolle in pentola… Ufficialmente, Google non ha nulla da condividere. Ma i segnali sono chiari: Veo 3 potrebbe essere molto di più di un semplice generatore di video AI. Potrebbe essere la chiave per costruire mondi virtuali giocabili.

Oggi Veo 3 è “solo” un generatore di video molto avanzato. Riesce a generare filmati che sembrano reali perché capisce come funziona la fisica del mondo reale: come cadono gli oggetti, come si muove l’acqua, come reagisce il fumo. Ma non è ancora un “world model“. La differenza è che un generatore di video crea sequenze che sembrano vere. Un world model invece simula un mondo vero dove si può interagire. Se si tocca una palla, rotola; se si accende un fuoco, brucia; se si apre una porta, si spalanca.

Perché Google sta andando in questa direzione? A dicembre hanno già lanciato Genie 2, che crea mondi di gioco “infiniti” dove ci si può muovere e interagire. Il mese dopo hanno formato un team specializzato proprio per simulare il mondo fisico. Stanno costruendo i mattoncini per passare dal “fare video” al “creare realtà”.

Il vero ostacolo non è la grafica

Il problema non è fare video belli, quello Veo 3 lo sa già fare benissimo, persino con l’audio perfettamente sincronizzato. La vera sfida è un’altra: creare mondi che rispondono istantaneamente alle nostre azioni, in modo coerente e controllabile. Quando si clicca, si spara, o si salt, il mondo deve reagire subito e nel modo giusto.

Ecco dove potrebbe nascere la combinazione vincente: Veo 3 si occupa della parte “cinematografica” (come appare tutto), mentre Genie gestisce l’interattività (come tutto reagisce). Oggi Veo 3 è come un regista che fa bei film. Per i videogame serve un regista che improvvisa in tempo reale mentre l’utente gli dici cosa fare.

La guerra del gaming che sta per iniziare?

Se Google decidesse di muoversi seriamente in questa direzione, si troverebbe a competere con Microsoft, Runway, Pika e, prima o poi, con Sora di OpenAI. Ma con le sue risorse e i suoi “muscoli” a livello di distribuzione, non ci metterebbe molto a schiacciare la concorrenza, i competitor farebbero bene a tenere gli occhi aperti.

Fonte: X
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Pubblicato il
3 lug 2025
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