Da una parte Meta, dall’altra Google. In mezzo, la spinosa questione della sicurezza dei minori online, di cui si sta discutendo in questi giorni. Lo Utah, infatti, ha appena approvata una legge che impone agli app store di proteggere i bambini dai contenuti inappropriati.
Google contro la legge sulla verifica dell’età dei minori nello Utah
Per Meta, che da oltre un anno spinge per norme simili, è una vittoria. Ma Google non ci sta: secondo il colosso di Mountain View, si tratta solo di un maldestro tentativo di “scaricare” le responsabilità di Meta sulla sicurezza dei minori. Insomma, invece di risolvere il problema, la legge dello Utah lo complica, mettendo a rischio la privacy e la sicurezza degli utenti più giovani.
Il nodo più delicato della questione riguarda proprio come verificare quanti anni hanno davvero gli utenti. La legge vuole che gli app store dicano agli sviluppatori se chi usa l’app è un bambino o un adolescente – e qui sta il problema: lo farebbero senza chiedere il permesso ai genitori e senza regole chiare su come queste informazioni possano essere usate. Google ha sollevato un dubbio legittimo: chi ci garantisce che questi dati sensibili non finiscano nelle mani sbagliate?
Il ping pong delle accuse
Meta non vuole di certo passare per la “cattiva” della situazione. Anzi, ribatte che la soluzione migliore per proteggere i minori online è proprio mettere i genitori al comando, richiedendo il loro consenso prima di permettere ai figli di scaricare le app. E qui si apre un altro fronte: come verificare in modo affidabile l’età degli utenti? Un tema su cui la legge dello Utah rimane vaga, demandando la scelta dei metodi ai regolatori statali.
La proposta di Google: responsabilizzare gli sviluppatori
Google, dal canto suo, ha un’idea diversa. Invece di imporre agli app store di fornire l’età a tutti gli sviluppatori, propone di limitare questa condivisione solo alle app che offrono contenuti a rischio. E di lasciare agli sviluppatori, che conoscono meglio di chiunque altro le proprie app, il compito di determinare le protezioni più appropriate per ogni fascia d’età.