Il governo italiano ha comunicato che il tool di Paragon Solutions è stato utilizzato per spiare sette cittadini italiani. La conferma è arrivata direttamente dalla sede irlandese di WhatsApp. Non sono stati divulgati i nomi delle persone interessate, ma due sono sicuramente Francesco Cancellato (giornalista e direttore di Fanpage) e Luca Casarini (attivista e co-fondatore di Mediterranea Saving Humans). Il governo nega ogni coinvolgimento, ma l’azienda israeliana ha annullato il contratto.
L’intelligence italiana spia i giornalisti?
Il Guardian aveva scoperto una campagna di spionaggio contro circa 90 giornalisti sfruttando il tool Graphite sviluppato da Paragon Solutions. L’infezione degli smartphone è avvenuta tramite WhatsApp. L’azienda californiana ha bloccato l’attacco e avvisato le vittime, tra cui Francesco Cancellato e Luca Cesarini.
Il governo italiano ha comunicato che nessun giornalista è stato sottoposto a controllo da parte dell’intelligence, aggiungendo che le utenze italiane interessate sono sette. Questa informazione è stata fornita all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale da Advant, studio legale incaricato da WhatsApp Ireland Limied. Altre vittime si trovano in Belgio, Grecia, Lettonia, Lituania, Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia.
Tra i clienti di Paragon Solutions ci sono gli Stati Uniti e i suoi alleati. Il governo italiano non ha confermato di aver acquistato lo spyware. La conferma è invece arrivata dall’azienda israeliana che ha annullato il contratto con l’Italia. Quindi la domanda sorge spontanea: è stato annullato un contratto che non esiste o qualcuno ha spiato i cittadini italiani all’insaputa del governo?
Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati per chiedere al governo di fornire chiarimenti sulla vicenda.