Via il Green Pass dall'1/4: non è un pesce d'aprile

Via il Green Pass dall'1/4: non è un pesce d'aprile

L'addio all'utilizzo del Green Pass, in due fasi: le nuove regole in vigore dall'1 aprile, tra lavoro, negozi e attività ricreative.
Via il Green Pass dall'1/4: non è un pesce d'aprile
L'addio all'utilizzo del Green Pass, in due fasi: le nuove regole in vigore dall'1 aprile, tra lavoro, negozi e attività ricreative.

Il nuovo decreto a tema Green Pass approvato nelle scorse settimane ha ufficializzato l’addio al certificato verde. L’abbandono definitivo avverrà in due fasi, la prima delle quali scatterà tra pochi giorni, l’1 aprile, dopo la chiusura dello stato di emergenza fissata per il 31 marzo. Vediamo dunque quali sono le nuove regole in vigore a partire da questo venerdì.

Green Pass: le nuove regole dall’1 aprile

La più importante riguarda l’accesso ai luoghi di lavoro: non servirà più la versione rafforzata del documento, rilasciata solo con vaccino o guarigione. Sarà sufficiente quella base, ottenibile anche sottoponendosi a un tampone. Potranno dunque tornare in azienda tutti coloro colpiti da sospensione negli ultimi mesi. Faranno eccezione esclusivamente i sanitari, per ovvie ragioni.

Sempre dall’1 aprile, il Green Pass non sarà più necessario per accedere a uffici pubblici, negozi, banche, poste e tabaccai. Ancora, sarà possibile frequentare gli impianti sportivi con capienza al 100%, all’aperto e al chiuso.

La seconda tappa nel percorso di dismissione del certificato verde è invece fissata per l’1 maggio. Tutti potranno tornare a lavorare, anche se non in possesso di quello base.

Rimarrà invece in vigore fino al 31 dicembre l’obbligo vaccinale (con sospensione dal lavoro in caso di inadempienza) per chi svolge una professione sanitaria e per chi opera negli ospedali o nelle RSA. Tutti i dettagli nel comunicato stampa pubblicato in seguito all’approvazione del decreto.

L’addio al Green Pass avverrà circa otto mesi dopo la scelta di renderlo obbligatorio per l’accesso ad alcuni luoghi o attività sul territorio. A inizio marzo 2021, in piena pandemia, il primo pronunciamento del Garante Privacy sull’ipotesi di introduzione di un passaporto vaccinale. A metà del mese successivo l’intervento europeo su ciò che sarebbe poi diventato il Digital Green Certificate.

L’impianto informatico e organizzativo approntato negli ultimi due anni non sarà comunque smantellato, non finirà nel cestino, nonostante il definitivo ritorno alla normalità.

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Pubblicato il
28 mar 2022
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