Come noto, uno dei metodi a disposizione per conservare il Green Pass è quello che prevede l’utilizzo di un supporto fisico: va bene anche cartaceo, purché la qualità della stampa sia buona. Si tratta pur sempre di un codice QR che dev’essere sottoposto a scansione, se i dei riquadri che lo compongono sono poco definiti è possibile che si verifichino errori durante la lettura da parte dell’applicazione VerificaC19.
Green Pass stampato: occhio alla qualità
Il primo consiglio è quello, se possibile, di impiegare una stampante laser e non un modello a getto d’inchiostro. Si otterrà così una copia su carta della Certificazione Verde fedele a quella digitale, evitando il rischio di essere rimbalzati all’ingresso dei locali o del luogo di lavoro (dove sarà obbligatorio dal 15 ottobre). Se non disponibile, ci si può rivolgere a una copisteria o a una cartoleria con una spesa irrisoria.
Anche ricorrere all’utilizzo di un portadocumenti per proteggerlo è buona norma, si evita così che l’usura o l’accidentale contatto con un liquido possano rovinarlo, rendendo il Green Pass impossibile da scansionare. Per rispondere all’esigenza sono nati servizi che consentono di stamparlo su tessera in PVC o addirittura di includerlo in un portachiavi. Tutto questo, ovviamente, come alternativa al formato digitale.
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Il green pass puo essere ottenuto mediatente 1) vaccinazione e 2) tampone. Purtroppo il governo ha adottato un criterio diverso nella scelta della validita' temporale del green pass ottenuto mediante vaccinazione e quello ottenuto mediante tampone. Perche ? Mentre nel caso del tampone viene adottato il criterio del caso peggiore, cioe' 3 giorni di validita', nel caso della vaccinazione viene adottato il caso migliore, cioe' una validita' di lunga durata. Questa discrepanza puo' essere giustificata solamente se si considera che il governo intende favorire la vaccinazione e sfavorire i tamponi. Ne consegue che i politicianti non dovrebbero vantasi che la maggior parte degli italiani hanno volutamente scelto di vaccinarsi. In realta' sono stati spinti a vaccinarsi dalle misure governative. Che sono distanti anni luci da quella liberta' democratica di libera scelta.Certo che sono d'accordo...il green pass è un elemento di infamità e di coecizione verso una "vaccinazione" che provoca più problemi che benefici...e quando poi uno ci muore subito dopo dicono pure "NESSUNA CORRELAZIONE"....riassumendo...vaccino che non è tale con problemi di morte o gravissime menomazioni conseguenti alla sua inoculazione, greenpass che tutto è fuorchè una misura di garanzia contro i problemi derivanti dal virus....è sicuramente un infame strumento di coercizione in favore della inoculazione, di controllo non dichiarato di altre situazioni pertinenti agli individui, uno strumento di addomesticamento della gente e di sopruso a favore di aguzzini e collaborazionisti di turno.Non sono molto d'accordo con l'utente XXXXXXXto. A mio avviso bisognerebbe vaccinarsi sempre e comunque anche se non ci fosse il Covid, perché l'immigrazione in Italia non si vuole fermare,quindi si continuerà ad importate estrema povertà,sporcizia e malattie impressionanti oltre al covid: :Ebola,HIV,meningite,encefalopatiaTBC,colera e chissà quanto altro, chissà perché qui i politici nostrani non vogliono ascoltare gli scienziati virologi.Quindi meglio vaccinarsi,anche con più così,mascherarsi e stare lontani kilometri dai profughi non solo dalle nigeriane che continuano ad operare sotto gli occhi delle forze di sicurezza.Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoLeggi gli altri commenti
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