Nelle stesse ore in cui gli hacker filorussi hanno colpito ATAC per la seconda volta, rendendo impossibile l’acquisto di biglietti e l’accesso ai servizi pubblici a Roma capitale via Internet, diversi distributori di sigarette sono stati attaccati da un altro gruppo di hacker pro Cospito, legati con ogni probabilità a movimenti anarchici. La rete di distributori automatici di proprietà Laservideo è ancora oggi, lunedì 27 marzo 2023, non funzionante o, altrimenti, propone pacchetti e altri prodotti a prezzi stracciati.
Distributori di sigarette colpiti dagli hacker, ecco cosa succede
I testimoni che hanno contattato RedHotCyber hanno rivelato molti dettagli in merito all’accaduto: nella maggior parte dei casi i distributori mostrano la scritta “Fuori Alfredo dal 41 bis”, in riferimento all’anarchico attualmente ai domiciliari e in sciopero della fame da oltre 100 giorni. In attesa del giudizio da parte della Corte costituzionale, fissato al 18 aprile, il gruppo di cybercriminali presumibilmente di frangia anarchica ha deciso di abbassare i prezzi delle sigarette.
Come potete vedere qui sopra, i pacchetti di qualsiasi marchio risultano disponibili a 10 centesimi di euro, e non in un unico distributore del Belpaese. In aggiunta, i buoni Amazon vengono emessi a pochi centesimi, tanto che sembrano quasi regalati alla popolazione.
La conferma dell’offensiva è giunta dal fornitore stesso Laservideo e, apparentemente, si tratterebbe di un hack al backend delle infrastrutture alle quali si agganciano i distributori automatici. La comunicazione ufficiale è la seguente:
“In relazione all’attacco hacker subìto da una parte dei distributori della rete Laservideo nella sera di sabato 25 marzo e che comporta tuttora disservizi sul territorio nazionale, una email ufficiale con informazioni su come procedere è stata trasmessa a tutti i tabaccai possessori.”
Non è chiaro quando il problema verrà risolto su tutta la penisola, in quanto Laservideo richiede l’intervento diretto dei commercianti colpiti, legati al fornitore.