I lettori Mp3 azzoppano l'udito? Nuove accuse

I lettori Mp3 azzoppano l'udito? Nuove accuse

Una importante associazione americana conduce uno studio che mette sotto accusa iPod e gli altri lettori: l'uso di questi dispositivi sta già causando - dicono - problemi uditivi su un'intera generazione
Una importante associazione americana conduce uno studio che mette sotto accusa iPod e gli altri lettori: l'uso di questi dispositivi sta già causando - dicono - problemi uditivi su un'intera generazione


New York (USA) – Apple è di nuovo sotto accusa per i possibili danni che la sua linea iPod potrebbe provocare all’udito, se non di tutti, di quelli che lo adoperano ascoltando musica al massimo volume. A puntare il dito contro la Mela e gli altri produttori di dispositivi mobili per l’ascolto questa volta è addirittura la American Speech Language Hearing Association ( ASHA ). Un’accusa “tempestiva” se si pensa che proprio in queste settimane sta partendo una class action sul tema.

Secondo l’ultima ricerca dell’ASHA, il 51% degli studenti medi e il 37% della popolazione adulta soffrirebbe di almeno un sintomo che prelude alla perdita di udito: dati poco incoraggianti che sembrano trovare giustificazione dell’utilizzo dei lettori portatili e degli auricolari. Ad essere colpita, dunque, sarebbe un’intera generazione di consumatori.

L’indagine, più che individuare una reale correlazione fra i sintomi e le cause effettive, ha evidenziato una serie di comportamenti potenzialmente nocivi.

Ad esempio il 40% degli studenti e degli adulti terrebbe normalmente il volume di iPod e simili ad un livello troppo alto, e lo farebbe per lungo tempo, da una a quattro ore al giorno, spesso utilizzando i micro auricolari forniti in bundle dai produttori, anziché le più sicure cuffie.

“Esagerare con il volume, e per lungo tempo, non è certamente il modo migliore di utilizzare questi prodotti. In verità questa sembra essere una ricetta per la perdita permanente dell’udito”, ha dichiarato Brenda Lonbury-Martin, responsabile del Science and Research di ASHA.

“La nostra indagine conferma solo che si dovrebbe fare maggiore attenzione al potenziale impatto che hanno alcune popolari tecnologie sulla salute del nostro udito”, ha aggiunto il presidente di ASHA, Alex Johnson. Il Gruppo di ricerca raccomanda, infatti, di abbassare il volume e diminuire i tempi di ascolto, utilizzando gli auricolari che bloccano i suoni esterni, principali responsabili della corsa al decibel.

ASHA, in qualche modo, è giunta alle stesse conclusioni della Harvard University . Due mesi fa, infatti, i ricercatori del rinomato ateneo avevano denunciato i rischi dell’abuso di auricolare e lettore MP3.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
16 mar 2006
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