Tesla ha lanciato i suoi robotaxi in Texas. In tre giorni, 10-20 veicoli hanno collezionato una serie impressionante di errori: dalla guida contromano ai passeggeri mollati agli incroci. Eppure Musk vuole un milione di questi veicoli entro l’anno prossimo.
La lista segreta degli errori dei robotaxi di Tesla
Mentre influencer e fanboy di Tesla pubblicano video entusiastici sui robotaxi, gli utenti di Reddit stanno compilando una lista molto diversa. Una raccolta di tutti gli incidenti che i taxi autonomi hanno combinato nei primi giorni di servizio. E non si tratta di piccoli inconvenienti. Parliamo di veicoli che vanno contromano, frenano senza motivo, ignorano i camion in retromarcia. Il tutto senza nessun obbligo di rendicontazione in Texas. Se non fosse per i passeggeri che documentano tutto sui social, non sapremmo niente.
- Guida contromano: Un robotaxi ha imboccato la carreggiata opposta;
- Passeggeri abbandonati agli incroci;
- Frenata fantasma: Il veicolo si ferma di botto senza motivo apparente. È un problema noto di Tesla: le telecamere confondono ombre e segnali, attivando la frenata d’emergenza;
- Mancato riconoscimento di camion UPS in retromarcia;
- Salita sui marciapiedi;
- Confusione su dove fermarsi;
- App che non funziona per modificare il punto di ritiro.
Problemi che con un conducente umano risolverebbe in due secondi.
Ma facciamo i conti. 10-20 veicoli, tre giorni di servizio, una lista già lunga di incidenti. Musk vuole migliaia di veicoli entro pochi mesi, e un milione entro fine 2025. Se il rapporto incidenti/veicoli rimane costante, sarà il caos totale. Inoltre, il Texas non richiede a Tesla di segnalare incidenti o condividere dati sui robotaxi.
Recentemente lo stato ha approvato un nuovo sistema di permessi che potrebbe essere più severo. Ma per ora Tesla opera praticamente senza controlli. Solo se i veicoli vengono considerati “un rischio per la sicurezza” possono revocare i permessi. Ma chi decide cos’è rischioso?
La strategia di Musk
Musk ha sempre seguito il motto di Facebook: “Move fast and break things“. Funziona bene per il software, meno per veicoli da due tonnellate che viaggiano a 50 km/h… Ma questa è la scommessa di Tesla, lanciare il prodotto imperfetto, raccogliere dati dal mondo reale, migliorare in corsa. Il costo? La sicurezza dei primi utilizzatori.