Washington (USA) – IBM ha reso noto che l’intero portfolio di tecnologie non ancora contrassegnate con brevetto statunitense ma comunque in fase d’approvazione presso l’ Ufficio Brevetti di Washington sarà reso pubblico. Chiunque potrà quindi vedere cosa bolle in pentola nei laboratori di ricerca e sviluppo di Big Blue.
Solitamente le aziende non rendono noti i dettagli delle proprie innovazioni durante la spesso estenuante procedura d’approvazione di un brevetto. L’intero processo può durare anni, poiché gli addetti dell’Ufficio Brevetti devono eseguire numerosi controlli per garantire l’originalità delle invenzioni presentate.
La mossa di IBM, apparentemente in controtendenza, conta di essere un invito all’apertura ed alla chiarezza: “Il fulcro di questa nostra iniziativa”, ha detto il vicepresidente John E. Kelly, “è di assicurare trasparenza e soprattutto maggiore qualità”. Presentando richieste di brevetto pubbliche, IBM si espone infatti ai controlli incrociati di tutta la comunità globale di inventori e ricercatori.
In questo modo, ha aggiunto Kelly, “vogliamo aggiungere chiarezza nella protezione della proprietà intellettuale, in aggiunta a facilitare e snellire il lavoro dell’Ufficio Brevetti”. Kelly ha sottolineato che i nominativi associati alle domande di brevetto rese pubbliche dovranno essere veritieri : niente più shell company , “aziende civetta”, oppure nomi di fantasia per nascondere i veri inventori di una tecnologia.
Secondo alcuni osservatori, IBM ha lanciato il primo sassolino per tentare d’innescare un cambiamento radicale nel sistema statunitense dei brevetti. L’azienda detiene circa 32mila brevetti ed è tra le aziende più influenti di tutto il settore tecnologico. Ogni anno, IBM spende circa 5 miliardi di dollari in ricerca ed innovazione. Tra le iniziative dell’azienda c’è da ricordare l’ apertura di numerosi brevetti alla comunità di sviluppatori open-source.
Tommaso Lombardi
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Mammagari
non lo faranno mai sai che je frega e certo non lo faranno perche' ora quelli di google si so' svejatusolleviamo i calici e speriamo in meglio- cynarAnonimovoltaggio variabile ????
che vogliono fare .....alimentare in alternata la mobo ....saranno poi gli switching sulla mobo ad alimentarla ????SCAMBIANDO I FATTORI il PRODOTTO E' LO STESSO ...Trasformatore efficente al 90% , raddrizzatore stabilizzatore ..... 80%sempre rendimento complessivo max 70%AnonimoRe: voltaggio variabile ????
P.S.l'unico vantaggio e' il cablaggio ...ma quando cambio la mobo butto pure lo switching ..che poteva continuare il servizio ...magari reciclato per riparazionihanno scoperto l'acqua calda !!!AnonimoEnergia gratis per questi: Colletta
Eh dopo i programmatori opensorciari per mogliorare l'OCR...........eh dopo i lavoratori che dietro ad un gioco dovrebbero cercare di riempire i tag delle immagini fornendo una descrizione.....ora questi che cercano? Energia gratis?Facciamo una colletta ragazzi. :) :)AnonimoRe: Energia gratis per questi: Colletta
- Scritto da: > Eh dopo i programmatori opensorciari per> mogliorare> l'OCR......> > .....eh dopo i lavoratori che dietro ad un gioco> dovrebbero cercare di riempire i tag delle> immagini fornendo una> descrizione.....> > ora questi che cercano? Energia gratis?> > Facciamo una colletta ragazzi. :) :)che ti mandiamo finalmente a curare (idea)Anonimostandard di 12 volt ?
Forse la redazione voleva scrivere cinque volt?Anonimo- SPAM = - ENERGIA
Per favore, qualcuno glielo spieghi che per risparmiare energia sarebbe sufficiente eliminare tutte la pagne di spam che si portano dietro.Altro che solo risparmio di energia, ma anche risparmio di spazio, potenza di calcolo e risultati un pelino decenti. ;) ;)Anonimoper la redazione
cosa vuol dire"40 miliardi di kilowatt all'ora"l'unica unita' di misura esistente per il consumo elettrico (non la potenza) e' il kWh.AnonimoRe: per la redazione
> cosa vuol dire> > "40 miliardi di kilowatt all'ora"> > l'unica unita' di misura esistente per il consumo> elettrico (non la potenza) e' il> kWh.> Lascia perdere, già non capiscono la differenza tra 12 e 5 volt :@Anonimopuro filantropismo
da quando l'azienda "scatola cinese" di google si è data al filantropismo ha ridefinito il suo core business in : energia rinnovabile, produrre e sponsorizzare pc manovella edition negropontiani.Sentono il fiato sul collo di quel bidone di live search...AnonimoRe: puro filantropismo
La ricerca immagini di Live è stra-comoda (su IE ed FF)!Ed anche gli altri gingilli Ajax che la Microsoft sta mettendo in betaEklepticalcitazione dall'articolo sui pc a basso c
dice l'articolo:"Con un filo di cinismo alcuni osservatori sostengono che una produzione hardware più attenta al consumo energetico costituirebbe prima di tutto un grosso vantaggio proprio per Google: l'azienda gestisce una enorme quantità di server, un numero in continua espansione, e macchine capaci di risparmiare anche solo qualcosa più delle attuali si tradurrebbero in un risparmio del tutto considerevole."dico io: ma chi piu' essere cosi' deficente da pensare che sarebbe un male un alimentazione a basso consumo?bhagino_latinosRe: citazione dall'articolo sui pc a bas
a me di google e dei suoi server,nn me ne puo fregare niente,son cosi tanti da essere rapportati a tutte le latre persone che usano un pc nel mondo??Ma stiam scherzando???..per favore!!! Capisco che google stia antipatico amolti però da dire che una teconologia cosi nn va bene perchè google si fa i server...mi viene da ridere!!!!!!mi sembra tanto che queste cose siano dette apposta per depistare l'attenzione dai VERI problemi che abbiamo,cioè che ci fanno consumare piu energia APPOSTA,per prendersi i nostri soldi,ci fanno andare con le macchine a benzian,perchè vogliono i soldi del petrolio (le tecnologie di macchine "ecologiche" e con buone prestazioni ci sono da 20 ANNI)....E' ovvio che le nuove tecnologie fruiranno gaudagno a tutti,google compreso...ma allora di chi è l'interesse di dire queste cose,di essere cosi "critici"???senza parole...AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 27 09 2006
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