Roma – Pubblicato dall’Ufficio americano competente giunge tra capo e collo per molti editori e pubblicitari web il brevetto sul banner pop-under , quella finestra pubblicitaria che su numerosi siti si apre sotto la finestra del browser che l’utente ha inteso aprire.
Da pochi giorni, Exit Exchange , dopo aver ricevuto la formalizzazione dall’Ufficio brevetti, ha iniziato a reclamare i propri diritti sull’uso che viene oggi fatto di questo genere di pubblicità. E si parla di cifre importanti, visto che il pop-under è oggi costantemente utilizzato da grossi nomi della rete, come Yahoo o il NYTimes .
Divenuto celebre per l’assalto che attraverso il pop-under diede alla rete il produttore della telecamerina X10, ora il pop-under si appresta a trasformarsi in un malditesta per i grandi portali e per le concessionarie di pubblicità.
Il brevetto di Exit Exchange è stato richiesto nel 2000 e c’è dunque chi sta affannosamente cercando tecnologie o pratiche documentate che prima di allora dimostrino come del pop-under si facesse già largo uso. Ma la ricerca è difficile e complessa.
Il pop-under si sta affermando da un anno a questa parte perché è un tipo di pubblicità percepita come meno invasiva del pop-up, che si posiziona sopra e non sotto la finestra aperta dall’utente.
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Forza McNicol!
Notizie come queste fanno correre brividi lungo la schiena.Maledetti spammer!AnonimoRe: Forza McNicol!
- Scritto da: SiN> Notizie come queste fanno correre brividi> lungo la schiena.> > > Maledetti spammer!Morte e Sangue ;)AnonimoForza nicolus!!!!!!!!
FORZA!!!!! faccio il tifo per te!(perché avrebbero dovuto sostituire il server?)AnonimoContribuite al fondo di difesa!
Chi sente i brividi corrergli lungo la schiena, prima che spariscano magari contribuisca per quello che puo' al fondo di difesa.C'e' una "online donation facility" (via carta di credito) accessibile dahttp://t3-v-mcnicol.ilaw.com.au/1 Euro = 1.63708 Dollari australiani al cambio odierno.AnonimoRe: Contribuite al fondo di difesa!
Partite e vinceremo! disse qualcuno!- Scritto da: furio ercolessi> Chi sente i brividi corrergli lungo la> schiena, prima che spariscano magari> contribuisca per quello che puo' al fondo di> difesa.> > C'e' una "online donation facility" (via> carta di credito) accessibile da> http://t3-v-mcnicol.ilaw.com.au/> > 1 Euro = 1.63708 Dollari australiani al> cambio odierno.>AnonimoFaccia come il c*lo
spammano e denunciano chi si difende.ma vaff....AnonimoFatemi capire.
Dunque...8 mila dollari per sostituire gli IP?In che senso, scusate?Gli IP non si pagano, eccetto quegli ISP (nel torto o nella ragione) che li fanno pagare.Ma 8 mila dollari sono uno sproposito.3 mila dollari per un nuovo sistema di e-mail?Perché mai?Se il sistema di e-mail è su macchine bloccate e a queste vengono sostituiti gli IP, perché mai un nuovo sistema di e-mail?Si, ci sarà da riconfigurare gli indirizzi ARPA, ma un nuovo sistema... boh???3 mila dollari di un nuovo server?Di nuovo, perché?20 gg. mancato introito?Boh, forse si... ma anche qui è tutto da capire.Qualcuno mi aiuta a capire la giustificazione di questi soldi?AnonimoRe: Fatemi capire.
Quando puoi pagare certi avvocati non hai bisogno di motivazioni valide.Anonimoquando mi capita di essere spammato
...li iscrivo sempre alle peggiori liste di spammer del mondo.Prima o poi trovano qualche spammatore più furbo di loro che riece a infilarglielo... volevo dire infilargli... mega e mega di posta nei loro elaboratori bloccandogli veramente il lavoro con conseguenti perdite di guadagno!AnonimoC'e' anche un analogo caso nostrano... Buongiorno
Buongiorno.it partendo da una simpatica newsletter dedicata alle barzellette, ha fatto delle mailing-list un business. Fino a qui niente di male se non fosse che fino a poco tempo fa persone si ritrovavano iscritte alle loro liste senza aver confermato l'iscrizione con una mail e, peggio ancora, senza riuscire a disiscriversi.Se ci aggiungiamo che Buongiorno.it si è prestato come veicolo pubblicitario e di propaganda politica a rotta di collo, utilizzando i loro database pieni di email per spedire email commerciali (ma attenzione, senza vendere gli indirizzi a terzi)... beh... la sentenza del tribunale che ha condannato Punto Informatico per aver "diffamato" Buongiorno.it mi sembra lontana chilometri da ogni tipo di buon senso. (BEN 100 MILIONI DI RIMBORSO PER DIFFAMAZIONE!!!)Nonostante molti utenti di internet hanno avuto problemi con Buongiorno.it, quest'ultimo è tutt'ora iscritto a molte liste nere internazionali, uno spammer ha avuto la meglio su una voce che denunciava lo spam e solo perchè questa voce è una testata giornalistica... quando si dice che la legge non e' mai abbastanza giusta.AnonimoSpam ma che e' il vero colpevole?
"Beccare" il vero responsabile dello spam non e' sempre facile.Di solito si puo' risalire all'ip del server che ha inviato la mail e segnalarlo alle black list.Giustizia e' fatta?Mica sempre! Ci sono alcuni spammer che entrano abusivamente nei server di posta dei provider e gli utilizzano per spammare.Questi tentano di utilizzare server collocati in nazioni molto lontane dalla loro in modo da essere difficilmente rintracciati e citati in guidizio.Quindi noi potremmo far inserire nella blacklist un server "innocente" (oltre al danno anche la beffa).Credo che prima di procedere alla segnalazione una mail all'amministratore potrebbe aiutare.AnonimoRe: Spam ma che e' il vero colpevole?
- Scritto da: spik e spam> "Beccare" il vero responsabile dello spam> non e' sempre facile.> Di solito si puo' risalire all'ip del server> che ha inviato la mail e segnalarlo alle> black list.> Giustizia e' fatta?> > Mica sempre! Ci sono alcuni spammer che> entrano abusivamente nei server di posta dei> provider e gli utilizzano per spammare.> > Questi tentano di utilizzare server> collocati in nazioni molto lontane dalla> loro in modo da essere difficilmente> rintracciati e citati in guidizio.> > Quindi noi potremmo far inserire nella> blacklist un server "innocente" (oltre al> danno anche la beffa).> > Credo che prima di procedere alla> segnalazione una mail all'amministratore> potrebbe aiutare.Lo spam viene combattuto sia attraverso azioni contro gli autori, sia attraverso il blocco di server aperti ed abusati - che non sono quasi mai servers di providers.Qui si sta parlando della spam factory T3 Direct, classificata da SPEWS a .Vedere anche .Si tratta di un "vero colpevole".AnonimoBuonGiorno sono uno SPAMMER
AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 03 06 2002
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