Detroit (USA) – Seguendo quella stretegia che l’ha recentemente portata a tuffarsi anima e corpo nel nascente mercato dei web service, Microsoft ha annunciato il prossimo lancio di una versione on-demand del proprio software di CRM (Customer Relationship Management).
Dynamics CRM Live rappresenterà la terza grande famiglia di servizi on-line dopo Windows Live e Office Live , e poggerà sulle stesse fondamenta del futuro Dynamics CRM 4.0 , anche noto con il nome in codice Titan . Entrambi i software forniscono alle aziende strumenti per controllare tutte quelle variabili, come orientamenti, strategie, fornitori, partner e assistenza, che possono migliorare le relazioni con i clienti e la soddisfazione di questi ultimi.
Come gli altri servizi hosted, anche la versione Live di Dynamics CRM girerà integralmente sui server di Microsoft e potrà essere utilizzato dagli utenti per mezzo di un client web. L’accesso al servizio verrà fornito su abbonamento, a partire da metà 2007, ma i prezzi non sono ancora stati annunciati: il costo annuale dei servizi Live è generalmente più competitivo rispetto al prezzo d’acquisto di una licenza tradizionale.
Il lancio di Dynamics CRM Live rivela le grandi ambizioni nutrite da Microsoft nel settore dei servizi on-demand, che nei prossimi anni potrebbero arrivare ad erodere ampie fette di mercato al software tradizionale: quello appena intrapreso dal big di Redmond è un passo cruciale per il suo futuro e per la sua capacità di fronteggiare la concorrenza di rivali vecchi (Oracle, SAP, IBM, ecc.) e nuovi (Google, Salesforce.com, NetSuite, ecc.).
Tra le pioniere del CRM on-demand c’è ad esempio Salesforce.com , che ad oggi afferma di avere oltre 440.000 abbonati.
“Il mondo è cambiato. Chiunque e qualsiasi cosa si sta trasformando in un servizio”, ha affermato Marc Benioff , president e CEO di Salesforce.com. “Questa è l’era del Business Web, un mercato che non potrà più essere dominato da una particolare azienda, applicazione o nazione, e questo perché le sue applicazioni saranno composite, formate da tante tecnologie provenienti dai più svariati fornitori”.
Benioff ha citato come esempio le cosiddette “mash-up”, applicazioni scritte tipicamente in AJAX che mescolano tra loro servizi on-line forniti da Google, Yahoo, eBay e altre dotcom.