Immuni e privacy: l'app non traccia gli spostamenti

Immuni: l'app non traccia gli spostamenti

L'applicazione Immuni per il contact tracing non traccia gli spostamenti di chi la installa, a differenza di quanto qualcuno vorrebbe far credere.
Immuni: l'app non traccia gli spostamenti
L'applicazione Immuni per il contact tracing non traccia gli spostamenti di chi la installa, a differenza di quanto qualcuno vorrebbe far credere.

E alla fine arrivò Immuni: l’applicazione di contact tracing per l’Italia è disponibile in download a partire dalla serata di ieri, nelle versioni per dispositivi con piattaforma Android e iOS. Facciamo riferimento alle FAQ del sito ufficiale per rispondere a una domanda che stando a quanto si legge nelle conversazioni sui social network attanaglia parecchi utenti, potenzialmente limitando il raggio d’azione del software stesso e compromettendone di conseguenza l’efficacia: l’app traccia gli spostamenti?

Immuni e privacy: non traccia gli spostamenti

La risposta è: no. Non viene raccolto alcun dato relativo alla geolocalizzazione dell’utente, dunque Immuni non è in alcun modo in grado di sapere quali luoghi vengono visitati né chi si è incontrato.

No. Il sistema di notifiche di esposizione di Immuni si basa sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non raccoglie dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. Immuni non è in grado di sapere dove vai o chi incontri.

Come scaricare l’app Immuni: CLICCA QUI

Non potrebbe essere altrimenti, considerando che l’app non è pensata per controllare i movimenti delle persone mettendo a repentaglio la loro privacy, bensì per avvisarle nel caso in cui siano entrate nel raggio d’azione di qualcuno potenzialmente contagioso, così che possano essere attuate le misure protettive e precauzionali del caso, per il bene proprio e per quello della collettività.

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Il sistema di notifiche di Immuni si basa sulla tecnologia Bluetooth e non fa riferimento al modulo GPS. Tuttavia su Android senza attivare quest’ultimo l’applicazione risulta “non attiva” poiché nel sistema operativo di Google risulta necessario per la corretta gestione del Bluetooth Low Energy. Si tratta pertanto di una autorizzazione da concedere in fase di installazione, ma nel codice sorgente (disponibile online) non v’è riferimento alcuno ai dati GPS che risultano pertanto – in trasparenza – ignorati e non gestiti:

Questa impostazione è necessaria per poter rilevare i dispositivi Bluetooth nelle vicinanze, ma per le notifiche di esposizione al COVID-19 non viene usata la posizione del dispositivo.

In fase di sviluppo sono inoltre stati adottati altri accorgimenti utili per far sì che in nessun caso le informazioni personali appartenenti all’utente vengano esposte, incluse quelle riguardanti la sua identità.

Fonte: Immuni
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Pubblicato il
2 giu 2020
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