Immuni: l'appello ai genitori nei giorni del Back to School

Back to School: Immuni sia compagno di banco

Il ritorno sui banchi di scuola è un momento delicato: l'impiego del contact tracing, laddove possibile, potrebbe fare la differenza.
Back to School: Immuni sia compagno di banco
Il ritorno sui banchi di scuola è un momento delicato: l'impiego del contact tracing, laddove possibile, potrebbe fare la differenza.

Che Immuni non abbia saputo fin qui raggiungere una diffusione capillare nella fascia d’età più giovane non è un mistero, per stessa ammissione del viceministro Sileri. I margini di miglioramento però ci sono e come già ribadito più volte è necessario lavorare sul fronte dell’informazione e della comunicazione per migliorare l’efficacia del progetto. Il ritorno a scuola di questi giorni costituisce un’opportunità da non sprecare.

Immuni agli studenti, può essere determinante

Forse in modo un po’ tardivo considerando che il Back to School nazionale cade proprio oggi, questa mattina il profilo Twitter ufficiale di Immuni ha condiviso un post rivolto ai genitori in cui li si invita a far scaricare l’applicazione ai figli con età superiore ai 14 anni. Così facendo eventuali contatti con persone risultate poi positive a COVID-19, in ambito scolastico e non solo, potranno essere seguite dall’invio di una notifica che avvisa della potenziale esposizione.

Se da un lato gli insegnanti e coloro che prestano servizio all’interno degli istituti hanno avuto la possibilità di sottoporsi gratuitamente ai test sierologici prima di tornare in aula, per gli alunni ciò non è avvenuto. Poter contare sul contact tracing rappresenta un’arma in più nella lotta alla malattia.

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I numeri ufficiali relativi alla diffusione dell’app sono tutt’altro che entusiasmanti: media nazionale di installazioni sotto al 10% e Italia spaccata in due a livello geografico con un’adozione molto più bassa al sud (dato peggiore il 5,4% della Sicilia). A limitare i download alcuni timori legati alla privacy, ingigantiti e alimentati da un’informazione non sempre impeccabile sul tema, nonostante le rassicurazioni giunte più volte dal Garante.

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Pubblicato il
14 set 2020
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